
Nel carosello
dolcissimo e struggente
della mia ferma tenerezza
ho visto Parigi.
Ero incantata e tutto sembrava lì per me.
La prima volta che ti vidi, non fu come tornare a casa.
La passeggiata a Montemartre
e i miei sorrisi,
tra vestiti svolazzanti e spazi vissuti dal tempo.
Parigi, ti cercherò,
con la musica della tua voce,
senza dirti niente,
senza volere niente.
Ti cercherò come si scorge il sole tra le nuvole,
come una foto in bianco e nero,
nella pagina preferita
di un libro accantonato,
come la rosa prima di divenire cenere.
Come si cerca una strada conosciuta,
come sentirsi a casa, in ogni dove.
Ti cercherò e forse semplicemente ti guarderò da lontano,
per vedere fin quanto si sentono i miei occhi su di te,
oppure ti correrò incontro
e senza dirti niente ti abbraccerò.
T’incontrerò per caso,
senza cercarti,
in un locale dalle luci soffuse
e in milioni di sguardi
riconoscerò il nero dei tuoi occhi.