
Il grande Indro Montanelli
diceva di lei: “ Era una vera e seria professionista del trono e gli italiani…
anche se non avessero avuto un gran re, avrebbero avuto una grande regina”.
Figlia di un Savoia - Genova e di una principessa di Sassonia, crebbe lontano
dalla corte perché il padre morì che lei aveva solo quattro anni, fu educata
all’arte e alla pittura, profondamente religiosa amava la vita all’aria aperta.
Ma l’amore più grande era la sua terra, tanto che rifiutò di sposare il principe
ereditario rumeno e a soli diciassette anni sposò Umberto di Savoia, cugino di I
grado. Il matrimonio fu solo di facciata, perché il Re Umberto la tradì
moltissimo, addirittura con una sua dama di compagnia. Margherita voleva il
divorzio non tollerando questa situazione, ma convinta dal suocero Vittorio
Emanuele II, restò al fianco del marito mantenendo un comportamento corretto e
formale all’apparenza, ma nell’intimità il rapporto fu pressoché inesistente,
infatti, la coppia regale ebbe un unico figlio Vittorio Emanuele III.

Molti furono i primati
della nostra protagonista, fu la prima regina d’Italia, poiché la moglie di
Vittorio Emanuele II, morì poco prima dell’unificazione d’Italia, Margherita
accompagnava (sebbene ancora principessa) il suocero nelle cerimonie ufficiali.
Appassionata alpinista, scalò, prima donna, una delle più alte vette delle Alpi,
il Monte Rosa e il suo nome fu dato al rifugio costruito in prossimità del monte
“Rifugio Margherita”.
Prima anche per umanità e generosità fra tutte, fra le sue molteplici opere di
beneficenza ricordiamo la costruzione della prima biblioteca per ciechi,
diede grande impulso anche alle scuole per i sordi.
Per prima introdusse la musica da camera in Italia, fondò il quintetto d’archi
di Roma. Non tralasciò di circondarsi di letterati e intellettuali sia italiani
sia stranieri tra i quali il poeta Carducci che le dedicò due composizioni ma
che per lei ammorbidì la sua fervente fede repubblicana.
Bella, affascinante, elegante, famose sono le sue perle, dotata di grande
comunicativa, riusciva ad accattivarsi l’affetto e la stima di tutto il popolo
italiano facendo nascere e accrescere il sentimento nazionale, in una nazione
appena nata ma cosi diversi per usi costumi tradizioni.

Dalle Alpi alla Sicilia,
infatti, troviamo ovunque, attestati della sua popolarità, ad esempio abbiamo i
Giardini Margherita a Bologna, il Parco botanico a Catanzaro è intestato a lei,
la famosa pizza Margherita, il panforte Margherita e le margheritine, piccoli
dolcetti di Stresa.
Il re e la regina, viaggiarono per tutta l’Italia con grande successo, grazie a
Margherita che risplendeva per la sua giovinezza, eleganza, gentilezza e
discrezione, svolgendo una grandissima funzione storica. Talmente fu l’influsso,
che la Regina ebbe in quel periodo in Italia, che creò a una vera e propria
corrente chiamata Margheritismo.

Oltre che ottima moglie e regina, fu anche un’ottima madre e suocera, giacché
divenuta vedova, in seguito al regicidio di Umberto nel 1900, si adoperò in
tutti i modi per aiutare il figlio Vittorio Emanuele III e la moglie Regina
Elena, ma come tutte le cose perfette, ma umane, ci saranno delle piccole
negatività nella sua vita. Aver ordinato la carica contro i manifestanti, aver
appoggiato l’avvento del fascismo e l'aver simpatizzato per Mussolini. Morì nel
1926 ricevendo grandi manifestazioni di affetto e di dolore. È sepolta nella
tomba reale al Pantheon.