
Dove mi trovo ora ci sono
tante lune e una sola stella. Ma che mondo è?
San Julian è un piccolo villaggio di pescatori, si trova a sud dell’Argentina,
in Patagonia. Gli abitanti sono molto socievoli e quasi tutti trovano nel mare
l’unica loro ricchezza. Vendono il pesce direttamente nel porticciolo, un luogo
chiassoso e colorito come la loro allegria.
San Julian è famoso per il pesce Guanito un incrocio tra una trota e un piranha.
Lo cucinano in tutti i modi e soprattutto nelle ricorrenze importanti. Hemingway
lo preferiva cotto sulla brace con un buon bicchiere di rum versato sopra.
A notte fonda i pescatori escono al largo fino a raggiungere le Isole Falkland.
Gettano le reti in mare. Aspettano tre o quattro ore prima di tirarle su. Spesso
tra le reti rimane imbrigliato un piccolo squalo bianco, ma viene subito buttato
in mare. Sembra che porti bene.
Tra i pescatori c’è Pablo un uomo sempre allegro e robusto. Ha vissuto più in
barca che in terra ferma. Ha una bellissima famiglia, tre maschi e due femmine e
Anna sua moglie, un’argentina con gli occhi colore del mare. Vive in una piccola
casa vicino al porto. Dalle finestre si vede l’oceano Atlantico, le suggestive
albe e un infinità di gabbiani.

Circa tre anni fa, Pablo aveva vissuto una brutta esperienza in mare. Come tutte
le notti aspettava al largo che le reti si riempissero di pesci. Il mare
sembrava una tavola, c’era una calma assoluta. Si accese un buon sigaro cubano
come faceva ogni notte. Aveva bisogno come non mai di portare a casa più pesce
possibile. La famiglia numerosa, i mobili da pagare, la scuola, le nuove reti da
acquistare, insomma aveva un forte bisogno di soldi e solo una buona pesca
poteva risolvere in parte i suoi problemi.
Il mare da apparentemente calmo cominciò ad agitarsi. La barca iniziò ad
oscillare. Il cielo e il mare erano immersi in un buio pesto. Pablo e i suoi
compagni cominciarono ad avere paura. Si ricordavano della grande onda del 1954
che aveva spazzato via mezza San Julian . Il mare cominciò a farsi sentire
sempre più. La forza della natura era ormai incontenibile. Si alzavano delle
onde alte più di dieci metri e la barca cominciava a dare cenni di cedimento.
L’acqua entrava nella stiva e a nulla serviva il lavoro instancabile degli
uomini. Consapevoli della gravità della situazione, si riunirono tutti in cabina
ad aspettare con orrore la morte.
Pablo, il più coraggioso e testardo volle uscire per raggiungere il timone.
Voleva in qualche modo controllare la barca o più semplicemente sfidare la
sorte. La notizia della bufera in mare arrivò presto a San Julian. Tutti
temevano per la vita di quei poveri marinai. Anna e i suoi figli piangevano
stretti in un unico abbraccio.

L’oceano metteva paura e
ormai cominciavano ad affievolirsi tutte le speranze di riabbracciare i propri
cari.
Anna senza rassegnarsi spalancò la finestra e guardò istintivamente in cielo.
Non voleva assolutamente perdere Pablo. Aprì un cassetto e da una scatola di
latta tirò fuori una vecchia conchiglia magica, un caro ricordo di sua nonna. Se
la strinse forte al seno e guardò fissa il mare. Nella mente gli apparvero
velocemente tutti i momenti felici che aveva vissuto con Pablo, come quella
volta che fecero insieme un lungo viaggio attraverso la Patagonia su un vecchio
fuoristrada. Ricordava ancora i grandi spazi e il profumo intenso e selvaggio
della terra. O come quella volta a Bahia Blanca che le regalò una bellissima
collana di corallo che da allora non ha mai smesso di portare. Ricordi intensi
che l’avevano sempre più avvicinata al suo uomo, al suo Pablo.
No, non poteva finire tutto così. Uscì di casa e si diresse al porto. Tirò fuori
la conchiglia magica, la baciò e la gettò in mare.
Ad un tratto il cielo si illuminò all’improvviso e il mare si calmò di colpo.
Anna non riusciva a capire cosa stesse accadendo. Nel cielo c’erano tante lune e
una sola stella. Riuscì solo a dire meravigliata e con gli occhi pieni di
lacrime:“ Ma che mondo è?”.

Il mare cominciò a
placarsi e Pablo e i suoi compagni increduli poterono ritrovare la rotta per San
Julian. Era avvenuto sicuramente un miracolo e quella notte ancora oggi è
ricordata come la notte di Anna.
Il mistero della conchiglia magica è ora custodito gelosamente dagli abitanti di
San Julian. Ancora oggi i pescatori quando vedono il mare agitarsi guardano in
cielo e cercano tra le tante lune la sola stella, quella della buona sorte.
Per gentile concessione
di Fernando Felli