
Raimondo Vianello si è
spento giovedì mattina alle sette meno dieci all'ospedale San Raffaele di
Milano, già ricoverato dal 4 aprile, per l'aggravarsi delle sue condizioni
fisiche. Avrebbe compiuto 88 anni a maggio, con lui scompare una storica figura
della tv italiana; uno dei volti più amati del piccolo schermo e non solo. Alla
moglie Sandra Mondaini sotto choc, quasi come se non volesse accettare quello
che era successo, sono stati somministrati dei tranquillanti in seguito al
decesso del marito. Coppia inossidabile nella vita e nello spettacolo, insieme
da una vita, fino alla fortunatissima "Casa Vianello" e alla più recente fiction
"Crociera Vianello".

La carriera professionale
di Raimondo inizia con il teatro di rivista, subito dopo la guerra,
un’esperienza che lo aveva segnato (bersagliere detenuto nel campo di
concentramento alleato di Coltano). Negli anni Cinquanta si dedica al cinema e
recita in diverse pellicole al fianco di attori celebri quali Totò e Ugo
Tognazzi. E proprio con quest’ultimo scopre la tv nel programma Un, due tre, che
gli conferisce grande notorietà. Nel 1962 si sposa con Sandra Mondaini e con lei
dà vita a una delle coppie inossidabili della commedia italiana. Appassionato di
calcio, all'inizio degli anni '90, Vianello conduce per varie stagioni il
settimanale sportivo di Italia 1 Pressing.

Come attore ha
interpretato più di 60 film ed è stato in tv ininterrottamente dal '54 con show
che hanno fatto parte della storia della tv italiana, tra cui Canzonissima. I
funerali di Raimondo Vianello si svolgeranno sabato alle 11 nella chiesa di
Milano 2, il quartiere dove viveva. La camera ardente sarà allestita nella sede
degli uffici di Mediaset dalle 11 alle 20. La redazione Il Settimo Senso news si
stringe nel cordoglio per la dolorosa perdita del bravissimo artista, ma
soprattutto del grande uomo.
