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PROFILO DI CITTA’
ROMA
ROMA – Parte ottava
Eravamo rimasti nel precedente itinerario davanti al Museo Nazionale Romano su cui di fronte si apre il piazzale dei Cinquecento, un vastissimo slargo che prende il nome dal monumento ai cinquecento caduti di Dogali in Eritrea (1877) visibile sulla destra. |
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Sul piazzale si affaccia anche la Stazione Termini, la più importante stazione ferroviaria della città. |
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L’attuale scalo sorge nello stesso luogo della prima stazione Termini; la ferrovia a Roma arrivò tardi e i lavori di costruzione iniziarono a partire dal 1860 per volontà di papa Pio IX e si protrassero fino alla sua inaugurazione che avvenne per il giubileo del 1950. |
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Non lontana dalla stazione, si trova Porta Pia, nota per la famosa “breccia” apertavi dalle truppe sabaude il 20 settembre 1870, che segnò la presa di Roma e la conseguente annessione all’Italia;
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fu disegnata da Michelangelo tra il 1561 e il 1564. |
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Da Porta Pia inizia la via Nomentana |
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e non lontano troviamo Villa Torlonia, complesso neoclassico progettato dal Valadier all’inizio dell’Ottocento e proseguito dal Caretti che eresse il palazzo nobiliare che comprende un parco con ruderi e vegetazione esotica; |
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qui sorgono numerose strutture come il villino medievale, il teatro, la Casa delle Civette e la Serra moresca, nonché le interessanti Catacombe ebraiche. |
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Da segnalare, sempre dalle parti della via Nomentana, le bellissime chiese di Sant’Agnese fuori le Mura, risalente all’epoca Costantiniana e rifatta nel VII secolo, con le sottostanti Catacombe di Sant’Agnese |
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e la chiesa di Santa Costanza, gioiello indiscusso dell’architettura paleocristiana eretta nel VI secolo come Mausoleo per le figlie di Costantino; |
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rimasta pressoché intatta nella sua struttura originaria, la chiesa si sviluppa intorno ad uno spazio centrale rotondo. |
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Dalla via Nomentana, Castro Pretorio e la vicina zona Universitaria ci addentriamo nel quartiere Laterano, il territorio che si estendeva nell’antichità ad oriente del Celio compreso entro il perimetro delle Mura Aureliane |
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su cui si aprivano sia Porta Maggiore fatta costruire dall’imperatore Claudio nel 38 d.C., |
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sia Porta Asinaria sostituita poi nel 1574 da Porta San Giovanni. |
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Fuori Porta San Giovanni si apre, a sinistra, la famosa via Sannio, dove si svolge un quotidiano mercatino molto frequentato soprattutto dai giovanissimi, che amano rovistare nei mucchi di indumenti usati o acquistare felpe e jeans. |
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Negli ultimi anni via Sannio però è molto cambiata ed oggi vi si aggirano numerosi immigrati, pensionati, ex combattenti che cercano di sbarcare il lunario vendendo di tutto, anche effetti personali. Più che un indirizzo per fare shopping, via Sannio è quindi un’occasione per capire quali realtà si nascondono dietro ai bei monumenti o alle preziose chiese della città. |
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Il 19 luglio 1943 un pesante bombardamento aereo si abbatté per la prima volta su Roma, provocando vittime e danni che scossero profondamente la città; per fortuna quasi tutto il patrimonio artistico e monumentale romano ne uscì indenne, fatta eccezione per la basilica di S. Lorenzo fuori le Mura, per cui occorsero cinque anni di accurati restauri per essere riaperta al pubblico. |
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La basilica nacque dalla fusione di due basiliche, quella Pelagiana dedicata a San Lorenzo e quella Onoriana intitolata invece alla Vergine, sorte per volontà dei papi Pelagio II (VI sec.) e Onorio III (XIII sec.). |
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Accanto sorgono il monastero (notevole il chiostro) e il campanile romanico del XII secolo. |
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La basilica di Santa Croce in Gerusalemme è forse la più importante tra le tre basiliche giubilari minori ed è conosciuta sin dal Medioevo come “Basilica delle Reliquie” per il gran numero di memorie di Santi e di martiri in essa conservate. |
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Il suo nome deriva dalla terra del Santo Sepolcro in Gerusalemme trasportata qui insieme alle preziose reliquie della Croce e della passione di Cristo, |
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ora conservate sotto il pavimento della Cappella di Sant’Elena di fondazione costantiniana. |
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Di notevole interesse è la Biblioteca Sessoriana ospitata nell’attiguo convento. |
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La zona però è dominata dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, la Cattedrale di Roma e antico centro del potere papale durante tutto il Medioevo, fondata da papa Melchiade tra il 311 e il 314; si tratta quindi della più antica basilica del mondo, tenuto conto che la sua fondazione precede di circa quattordici anni quella di San Pietro. |
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L’ingresso principale si trova sulla facciata est (1735); la solenne e monumentale facciata principale è opera di Alessandro Galilei, su cui svetta la statua del Santissimo Salvatore attorniata da quelle dei santi titolari della basilica, Giovanni Battista e Giovanni Evangelista e da quelle dei dottori della Chiesa. |
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Bellissima fuori, stupenda dentro, la basica presenta un notevole soffitto ligneo cinquecentesco e varie navate con opere del Borromini, Giotto e Jacopo del Duca. Un monumento sepolcrale dedicato a papa Martino V si trova nel recinto della Confessione e spicca per la sua lastra tombale, capolavoro del Rinascimento e opera dell’artista fiorentino Simone Ghini. |
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Al di sopra dell’altare papale, presso il quale solo al pontefice è permesso officiare la Santa messa, troneggia il Ciborio in stile gotico, ornato da dodici affreschi in cui si trovano conservate, dentro reliquiari d’argento, le teste degli apostoli Pietro e Paolo. |
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Dalla navata estrema sinistra si ha accesso a due dei capolavori della basilica, la Cappella Corsini che accoglie il monumento funebre di papa Clemente XII |
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e il chiostro con stupendi lavori in marmo. |
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Di fianco alla basilica troviamo il Battistero Lateranense, noto anche come San Giovanni in Fonte. La sua pianta ottagonale si sviluppa intorno ad un ambiente centrale dove si trovano alcune cappelle come quella del Battista con massicce porte in bronzo, le Cappelle di San Venanzio e di Santa Rufina e la Cappella di San Giovanni Evangelista dotata di un portale bronzeo del 1196. |
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Adiacente al palazzo del Laterano, sorto sotto il papato di Sisto V e che oggi ospita soltanto il Museo storico Vaticano, troviamo la Scala Santa posta in un edificio cinquecentesco, fatto costruire sempre da Sisto V e che comprende anche la Cappella di San Lorenzo o Sancta Sanctorum. |
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La tradizione esige che la Scala Santa si salga in ginocchio recitando preghiere specifiche su ognuno dei 28 gradini. Il Sancta Sanctorum è invece un resto dell’originario Palazzo dei Papi in cui si conservano reliquie preziosissime. |
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Di fronte alla Scala Santa, nella parte opposta di piazza di S. Giovanni in Laterano, si trova l’Ospedale del Salvatore, noto oggi di San Giovanni, fondato nel 1348 dalla Compagnia del Santissimo Salvatore e rinnovato nel corso del XV secolo. |
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Al centro della piazza l’Obelisco Lateranense, il più antico e alto obelisco di Roma, trasportato qui nel 1587 dal Circo Massimo. |
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Per ora ci fermiamo qui a contemplare le meraviglie di questo angolo della città e goderci anche un meritato riposo, prima di percorrere la via dell’ Amba Aradam che ci porterà nel quartiere del Celio.
ANTONIO TIMONI
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