
La mostra che suggerisco
caldamente di visitare è “Il carnevale romano”.
I motivi possono essere tanti ma ne sottolineo solo due:
fa parte, insieme a tante altre manifestazioni della grande festa promossa dal
Comune di Roma per rilanciare il carnevale, perché in un attimo farà vivere
l’antica tradizione carnascialesca romana molto viva e sentita da tutto il
popolo prima dell’unità d’Italia.
Il popolo, infatti, poteva criticare e deridere i potenti, soprattutto le
autorità ecclesiastiche che lasciavano fare in cambio di una rigidissima
Quaresima che serviva a scontare i “peccati” compiuti durante il carnevale.

La mostra è allestita a
Palazzo Braschi, suggestivo edificio dimora di arte e cultura, sito in una
caratteristica zona romana centro di vita e tradizione.
I lavori esposti sono circa 90, provenienti da vari luoghi: dal museo romano di
Trastevere, dai musei di Lille e di Rouen, da collezioni private e persino da
Venezia. Le opere sono eseguite sia da artisti italiani sia stranieri e questi
ultimi di passaggio a Roma durante la grande festa, colpiti dalla “follia
collettiva” che invadeva i romani e che inevitabilmente contagiava gli attoniti
visitatori che ispirati e spinti da tanta sfrenata allegria trasferivano le
proprie emozioni nelle opere che oggi si possono ammirare a Palazzo Braschi.

Tra gli autori più
significativi troviamo il grande Bartolomeo Pinelli e il figlio Achille, tra gli
stranieri si possono elencare Jean Louis Baptiste Thomas autore di splendide
incisioni insieme a Weiner ed Orlov che hanno impresso sulla tela i
fantasmagorici spettacoli che i loro attoniti occhi vedevano. Gli artisti come
Goethe, Gogol, Andersen, Dickens, Belli, lo descriveranno come uno spettacolo di
euforia collettiva, restituendo istantanee dei momenti salienti della festa,
dalla mascherate, alla corsa dei berberi, fino alla festa dei “moccoletti”.

Unito a questo è
indispensabile citare Roberto Cappucci famoso stilista italiano che è presente
in questa suggestiva mostra con un favoloso abito appartenente alla collezione
del museo Fortuny di Venezia, l’opera ha il titolo di “Donna Gioiello” ed è
stato inserito per un meritorio motivo, creare ed accrescere il legame tra il
magico carnevale e il ricco e famoso carnevale di Venezia, con quest’opera
l’autore vuole rendere omaggio alla donna che viene deificata in uno
straordinario costume di fantasia che nel copricapo a forma di maschera sembra
un’allusione a una sorta di divinità misteriosa.

La mostra è visitabile dal 10 febbraio al 5 aprile 2010 dal martedì alla
domenica dalle ore 9 alle ore 19.
E’presente anche il catalogo pubblicato dalla casa editrice Palombi.