
Una comicità tutta al
femminile, quella di Geppy Cucciari, che sceglie d’intraprendere la carriera di
attrice, portando sul palcoscenico tutta l’ironia di cui è capace, affrontando
temi di grande attualità, espressi attraverso un linguaggio pieno di colore,
capace di sorprendere il pubblico, specialmente quello femminile.
Un’artista che rappresenta fortemente il suo carattere sardo, passionale e
schietto…
Ciao Geppy, dal momento che hai dovuto
rispondere spesso alle solite domande di rito, oggi ti vorrei dare “carta
bianca”, prima di proseguire questa nostra intervista. Raccontaci un pò di te, a
te la parola!..
“Meglio donna che male accompagnata”…Il tuo primo romanzo del 2007, vuole essere
una critica verso il mondo maschile?
Questo libro è ¨ un romanzo”. Si parla
di una storia di donne, tre amiche alle prese col matrimonio della loro compagna
di scuola, che le invita alla cerimonia, sperando che non si presentino sole, ma
in compagnia di un cavaliere di tutto rispetto. Tre mesi per trovarlo e
vicissitudini varie.

Questo libro è seguito a
distanza di due anni dal recente “Meglio un uomo oggi”, puoi parlarci della tua
attività, da scrittrice, ad autrice dei tuoi sketch? Come prepari i testi?
Questo è la prosecuzione del primo, ma
non trattandosi di una trama alla Harry Potter, credo possa comprendersi tutto
anche leggendo solo questo.. le amiche sono cresciute e alle prese con problemi
un pò piu adulti: figli, fidanzamenti e quant’altro.
Credi che il mondo del cabaret sia immune
da raccomandazioni, o le ” spinte” servono anche nella comicità ?
Non lo so, non le ho chieste, non le ho
avute, né mi son state offerte.

Hai recitato in diverse
fiction e nell’ultimo film di Carlo Verdone, secondo te, qual è la differenza
fra cinema e televisione?
Strutturale, immensa, insormontabile:
due linguaggi diversi, due modi diversi di usufruirne. La tv permette di
lavorare giorno per giorno, settimana per settimana, il cinema è diverso… lavori
per mesi e non sai fino alla fine cosa vedrai.
Cos’è per te la normalità e quanto è
importante in una società come la nostra apparire, piuttosto che essere?
Mi reputo una donna normale come tante
e spererei in qualche modo di celebrare la normalità delle donne, in un mondo in
cui essere normale è sempre più difficile e raro. Cerco di aver cura di me,
senza eccessi e con equilibrio, ricordando che a contare son cose più durevoli
di un bel fondoschiena.

Pensando d’avere una
bacchetta magica che vale per tre desideri, cosa cambieresti di questa nostra
società?
Il menefreghismo, il cattivo gusto e
l’ignoranza.
Quanto è stato difficile dover
"abbandonare", per motivi professionali, la tua isola natale, la Sardegna?
Sono molto legata a casa mia, ci torno
spesso e volentieri. Ho lì la mia famiglia. Partire è stato duro, ma per fare
questo mestiere non avevo scelta.
Restando in tema di comicità tutta al
femminile, chi apprezzi fra le attrici comiche?
Le mie amiche Teresa Mannino e Debora
Villa, Katia e Valeria. Le conosco dai miei primi anni a Milano, con loro ho
diviso tante cose.

Cosa ti colpisce
generalmente in un uomo?
Le cose che dice.
Sei fra quelle donne che non uscirebbero
mai con un uomo che indossa calzini bianchi?
Gliene regalerei di più belli, ma deve
essere molto intelligente ed allora subito ti ribalto il tema : un uomo
intelligente i calzini bianchi non li mette.

Parlando di rapporti di
coppia, possiamo sostenere che oggi c’è un forte incremento di separazioni e
divorzi. Personalmente come ti vedi fra 20 anni, sposata, con figli, o single
convinta?
Non lo so. Spero di essere felice, serena
e madre.
Grazie Geppy per questo piacevole e
simpatico incontro e per averci dedicato parte del tuo tempo prezioso. Un grande
saluto dalla redazione Il Settimo Senso news e tanti auguri di un Buon Natale!

Saluti a tutti voi e
buone feste!