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ROVIGO, IL POLESINE E IL DELTA DEL PO
SECONDA PARTE
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Eravamo partiti in macchina da Rovigo percorrendo la ricca campagna polesana, dove le coltivazioni di mais si alternavano ai frutteti e alla canapa e ci apprestiamo ora a lasciare Adria per proseguire il nostro percorso lungo il canale fino a Contarina, luogo di pescatori e di cantieri navali |
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e, quindi, mediante la Strada Romea, a Rosolina Mare, frequentato centro balneare; |
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attraverso una campagna per lo più coltivata a barbabietole da zucchero (l’aria infatti è notoriamente pungente e dolciastra), incontriamo Ca’ Venier e da qui con il traghetto raggiungiamo Porto Tolle, Bonelli e Scardovari, dove si può ammirare al largo, l’Isola dei Gabbiani. |
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Lasciata quindi alle nostre spalle Adria, seguiamo le indicazioni per Loreo, grazioso paesino dai caratteri veneziani che vanta una Parrocchiale disegnata da Baldassarre Longhena (1675); |
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prima di lasciare Loreo non bisogna dimenticare di acquistare nel forno artigianale il tipico pane biscotto. |
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Ci spostiamo poi a Donada per raggiungere dopo una quindicina di chilometri Contarina, un centro agricolo posto sulla sinistra del Po Grande, dove si può ammirare la bella chiesa di S. Bartolomeo. |
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Il territorio molto ricercato per la pesca ci offre splendidi scorci sul Canal Bianco, ricco di vegetazione sul pelo dell’acqua. |
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Usciti da Contarina, si prende la Strada Romea che va in direzione di Venezia, |
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si attraversa il Po di Levante fino ad arrivare a Rosolina Mare (circa Km 20), attrezzata e vivace stazione balneare. |
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La bella e vasta spiaggia sabbiosa è racchiusa tra la foce dell’Adige e le lagune del delta del Po, tra il mare e una spaziosa pineta in parte occupata da campeggi. |
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Ritornati sulla Strada Romea in direzione Rovigo - Ravenna, attraversiamo nuovamente il Po di Levante e prendiamo a sinistra per Porto di Levante, il tutto più o meno in Km 25. |
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Il paese, sede degli approdi turistici polesani, è costituito da una darsena per le barche da turismo e da pesca, e da cui si gode uno spettacolo di grande suggestione con reti sull’acqua, gente che pesca dai piccoli moli di legno, suoni di canne mosse dal vento e strida di uccelli lontani. |
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Ripercorrendo in senso inverso un tratto della strada che giunge a Porto di Levante, al bivio giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per Mea; la strada si snoda in una campagna completamente piatta, per lo più coltivata anche qui a barbabietole e al primo incrocio prendiamo prima a destra e poi due volte a sinistra per Villaregia |
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e successivamente ancora a sinistra, attraversando il Po di Maestra per giungere a Ca’ Venier. |
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Qui si prende il traghetto che con il suo percorso da una riva all’altra del Po Grande (o Po di Venezia), ci consente di raggiungere in breve Porto Tolle, il più importante comune agricolo del Polesine; |
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la zona circostante si è rivelata un ricco serbatoio di metano; sono presenti anche centrali Enel. |
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A Porto Tolle, un monumento e croce commemorativa, ricorda Ciceruacchio, il popolano trasteverino che fomentò la rivolta di Roma e che, negli stessi giorni, sulle orme di Garibaldi che da queste parti perse Anita, era in fuga verso Venezia; catturato, venne arrestato e fucilato il 10 agosto 1849. |
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Dal porticciolo del paese giriamo a sinistra fino allo svincolo e poi di nuovo a sinistra in direzione di Scardovari; |
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da qui proseguiamo per Bonelli (Km 20); nel dialetto polesano “bonelli” son detti i terreni che, sommersi dall’alta marea, sono praticabili all’asciutto solo d’estate. |
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Nei pressi della foce del Po di Tolle e a breve distanza da Scardovari, Bonelli centro peschereccio, è un tipico paese polesano con le casette dei pescatori tutte uguali e colorate, oggi abitate soprattutto nel periodo estivo. |
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Torniamo indietro per la via già percorsa all’andata ed intravediamo la Sacca degli Scardovari, |
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uno specchio d’acqua salmastra e orto di mitili e vongole, in un paesaggio dal fascino assoluto. |
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Da qui si prende la strada che da Porto Tolle va a collegarsi con la Romea in direzione di Taglio di Po, il cui nome ricorda lo storico taglio di Porto Viro, ideato dai Veneziani all’inizio del XVII secolo per deviare verso sud le acque del fiume che minacciavano l’interramento della Laguna; |
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attraversiamo quindi il Po di Gnocca per Ca’ Vendramin, dove insieme alla villa con i suoi rustici, |
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si può ammirare l’imponente idrovora che dall’inizio del Novecento operò per il prosciugamento della sottostante isola di Ariano. |
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Il complesso agricolo ospita il Museo regionale della Bonifica e il Centro visitatori del Parco del Delta del Po; il museo ricorda il più grande intervento realizzato dall’uomo nel Polesine in tutti i tempi con la divisione del fiume (1600-1604), che migliorò l’agricoltura insieme alle condizioni di vita della popolazione. |
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Tra questi magnifici scenari, termina il nostro itinerario che ci ha portato in uno dei luoghi forse più belli del nostro territorio, ribadendo ancora una volta che l’Italia nasconde angoli, a volte sconosciuti, che vanno assolutamente visitati.
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CURIOSITA’ E GASTRONOMIA |
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CONTARINA - Partendo dal paese si possono fare gite o escursioni inoltrandosi nelle strade che percorrono la zona del Delta del Po, ambiente naturale quanto mai suggestivo. Nella vicina Mèsola, vale la pena di vedere il gran bosco della Mèsola sino al cosiddetto Parco delle Duchesse, il punto senza dubbio più interessante. |
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ROSOLINA MARE - Il paese è circondato da una natura prorompente: spiaggia di soffice sabbia e, a nord, l'Adige che si getta nel mar Adriatico. Alla punta di Porto Caleri, da segnalare l'omonimo Orto Botanico che s'inoltra in sentieri didattici, tracciati tra differenti ecosistemi, che aiutano a comprendere l'evoluzione dell'ambiente tra mare, dune e laguna.
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PORTO DI LEVANTE - Costeggiando il Po, si supera nel paese il ponte che permette di entrare ad Albarella, isola turistica il cui accesso è consentito solo ai residenti o agli ospiti delle eleganti strutture alberghiere.
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PORTO TOLLE - A circa Km 10 dal paese si trova Porto Viro al centro di un'ampia area agricola coltivata a grano,mais e barbabietole da zucchero. Una variazione nell'uniforme e piatto paesaggio è rappresentata dalle Dune fossili di Donada, secolari rilievi di sabbia visitabili.
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BONELLI - Della tradizione locale si conserva il gusto del mangiar bene: le grigliate di pesce, l'anguilla in umido, i risotti con i frutti di mare. |
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Da non perdere una visita all'ampia insenatura della Sacca degli Scardovari, uno specchio d'acqua salmastra, |
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regno di cozze e vongole.
ANTONIO TIMONI
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