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PROFILO DI CITTA’
ROMA – Parte sesta
Riprendiamo, come promesso, il nostro percorso dall’Area archeologica Argentina di età repubblicana, posta al centro del Campo Marzio |
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che comprende, oltre ai resti dell’Hecatostylon, un portico di cento colonne, quattro templi, fra cui l’originale Tempio della Fortuna del giorno presente, a pianta circolare, che custodiva una colossale statua in marmo della dea, i cui resti sono conservati presso i Musei Capitolini in Campidoglio e il tempio di Giuturna. |
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Percorrendo via delle Botteghe Oscure, sulla sinistra poco prima di raggiungere Piazza Venezia, incontriamo la bella Basilica di San Marco, fatta costruire nel 336 da San Marco papa in onore di San Marco Evangelista. |
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Poco più avanti Palazzo Venezia, voluto dal cardinale Pietro Barbo intorno alla metà del Quattrocento, come sua residenza e ampliato alle soglie del Cinquecento con la creazione del cosiddetto Appartamento Cybo, che ospitò i cardinali titolari di San Marco; |
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dopo altri ulteriori interventi nei due secoli successivi, nel 1929 fu sede del Gran Consiglio del Fascismo. |
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Tralasciando purtroppo alcune chiese anche di notevole interesse, mi soffermerei nel segnalare il Palazzo Doria Pamphili, le cui parti più antiche risalgono al 1435; la collezione d’arte ospitata nel suo interno, contiene più di 400 quadri che vanno dal XV al XVI secolo con opere tra l’altro di Tiziano, Caravaggio, Guercino, Velazquez, Tintoretto, etc. |
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Ci addentriamo ora nel rione Trevi e più precisamente al Quirinale, il cui colle (il più alto dei 7 colli di Roma) prende il nome dal dio Quirino, divinità guerriera venerata dai Sabini che per primi abitarono l’altura. |
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Alla sommità si trova il Palazzo del Quirinale, già residenza papale, poi appartenuto alla famiglia reale ed oggi sede della Presidenza della Repubblica; |
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magnifici i giardini dotati di un sofisticato sistema d’irrigazione e di raffinati giochi d’acqua. |
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Gli interni del palazzo sono a dir poco spettacolari, |
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con uno scalone d’onore che immette nelle varie sale tutte stupendamente arredate. |
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I due edifici settecenteschi che si affacciano sulla piazza del Quirinale, di fronte al palazzo e a destra, sono rispettivamente le scuderie pontificie |
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e il palazzo della Consulta. |
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Sulla via del Quirinale, sorge la piccola chiesa di S. Andrea, costruita dal Bernini fra il 1658 e il 1671 e considerata da lui stesso il suo capolavoro; |
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al suo interno di notevole spessore è il Martirio di Sant’Andrea dipinto dal Borgognone e posto sull’altare maggiore. |
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Scendendo verso il basso del colle, proprio sotto il Quirinale, raggiungiamo Fontana di Trevi, la cui realizzazione risale alla prima metà del Settecento; |
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narra la leggenda che una ninfa condusse le truppe del console Marco Vipsanio Agrippa, ormai sfinite, a dissetarsi ad una sorgente, che, in onore della divina fanciulla, ricevette il nome di Vergine. Fu così appunto che le acque chiamate Acqua Vergine, furono convogliate in una rete idrica e messe al servizio di una fontana che prese il nome del rione che la ospitava; solo nel 1732 la fontana assunse le dimensioni attuali grazie all’architetto Nicola Salvi. |
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A due passi da Fontana di Trevi, in via della Stamperia, ha sede la Calcografia Nazionale dove si può ammirare un’interessante raccolta di antichi strumenti per il lavoro dell’incisione. |
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Non lontana, merita una visita la Basilica dei S.S. Apostoli, |
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il cui interno è dominato dallo splendido affresco che ricopre la volta della navata centrale, “Il trionfo dell’ordine di S. Francesco”, opera del Baciccia; in fondo alla navata, si trova invece l’opera che rende celebre la basilica, “Il Monumento a papa Clemente XIV (1789). |
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Superata Fontana di Trevi, bastano veramente pochi passi per trovarsi nel rione Ludovisi e raggiungere Piazza Barberini. |
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Qui l’architetto Carlo Maderno progettò un edificio come fosse una villa di campagna e fu aiutato in questo, in seguito, anche dal Bernini e dal Borromini; |
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commissionato da Maffei Barberini (divenuto papa Urbano VIII) è conosciuto come Palazzo Barberini. |
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Al suo interno, la più bella delle sale riccamente decorate è il Gran Salone; il palazzo contiene anche parte della Galleria Nazionale di arte antica istituita nel 1895 e che comprende numerose opere di grandi maestri italiani e stranieri. |
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Poco distante da Piazza Barberini desta la nostra attenzione Palazzo Boncompagni, sede dell’Ambasciata statunitense, noto pure come Palazzo Margherita, poiché fu la residenza della regina madre, eretto in stile neorinascimentale alla fine dell’800. |
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Del rione Ludovisi fa parte anche Via Veneto con imponenti edifici nobiliari, grandi alberghi e villini signorili, |
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resa famosa negli anni del boom economico italiano dal regista Federico Fellini che ne immortalò le vicissitudini nel film “La dolce vita”. |
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Nelle vicinanze, merita una visita la chiesa di Santa Maria della Concezione, costruita tra il 1626 e il 1630, |
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nota soprattutto per le sue cappelle sotterranee in cui è ospitato il cosiddetto “Cimitero dei Cappuccini” che contiene gli scheletri di ben 4000 cappuccini; la chiesa ospita inoltre alcuni capolavori pittorici di Guido Reni, Caravaggio e del Domenichino. |
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In cima a Via Veneto inizia l’enorme parco di Villa Borghese che si estende per oltre nove ettari ( da sempre meta delle passeggiate dei romani), |
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dove sorge il Casino Borghese sede della celebre Galleria d’arte con raccolte di sculture, testimonianze e marmi dell’età romana e la Galleria Borghese (pinacoteca) con opere del Caravaggio, Bernini, Raffaello, Tiziano e tanti altri che hanno reso famosa l’arte italiana. |
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La splendida villa è oggi sicuramente uno dei più bei parchi pubblici della città e fu creata agli inizi del XVII secolo per il cardinale Scipione Borghese. |
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Fra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento, nel parco vennero costruiti molti piccoli edifici che andarono ad affiancare quelli seicenteschi (l’uccelliera e il casino della Meridiana), come il tempio di Antonino e Faustina, |
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la casina dell’Orologio, i Propilei (su piazzale Flaminio), il tempietto di Diana e il castello medievale. |
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Più tardi si costituirono piazza di Siena, |
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dove annualmente si svolge il Concorso ippico internazionale, il galoppatoio, sotto il quale è stato aperto un grande parcheggio sotterraneo |
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e il giardino zoologico che richiama tutti i giorni grandi e piccini. |
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Approfittando della tranquillità del posto e delle sue panchine che ci permettono di godere della bellezza dei giardini e di ricaricare le energie, vi rimando al prossimo appuntamento che ci vedrà impegnati a visitare il rione Esquilino.
ANTONIO TIMONI
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