
Cervara è un avamposto nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini ed è situata nella stupenda Valle Dell’Aniene. Una Cervara ricca di bellezze. La chiave del successo della manifestazione è stato il profilo innovativo che le è stato attribuito: “paese e territori che ce la vogliono fare”, uno degli slogan della manifestazione. La presentazione della manifestazione è avvenuta all’interno della chiesa Maria Ss. Della Visitazione.
E’ stata presentata Dia-logos; una rassegna internazionale e itinerante d’arte
dedicata ai giovani autori provenienti dai Paesi del bacino del Mediterraneo e
più in generale dall’intera Europa.
Le tematiche principali affrontate sono state quelle dell’incontro e del dialogo
tra le culture attraverso il segno artistico; Dia logos a Cervara è stata
un’occasione per imparare una diversa tradizione e identità culturali;
un’opportunità data ai giovani per sviluppare l’unità nella diversità della
nuova Europa.

I giovani artisti hanno
affrontato il tema del viaggio dell’incontro tra cultura e mondi, hanno
interpretato opere ex novo in un viaggio per valorizzare il silenzio, la musica,
i colori, le architetture, accolti dal Borgo Autentico di Cervara. . Hanno soggiornato a Cervara Samuel Morse, pittore, storico ma soprattutto conosciuto per essere l'inventore del famoso codice Morse. Scrittori quali Edward Lear e Théophile Gautier, il pittore realista Jean-Baptiste Camille Corot, il poeta spagnolo Rafael Alberti una sua poesia domina la piazza principale e molti altri personaggi conosciuti dell'epoca. Ma su tutti, il pittore che ha immortalato il piccolo comune rendendolo famoso in Italia e in Europa fu Ernest Hébert. è stato ospite di Cervara per 3 anni è ha illustrato nei suoi quadri la bellezza delle donne "cervaroles", fu il cantore di ogni loro espressione, di ogni loro gesto. Si installò nel paese ed iniziò a vivere la vita semplice, rude ed austera dei paesani. L'ambiente circostante ed il paesaggio crearono in lui una serenità d'animo ed una forza ispiratrice tanto che realizzò opere altamente significative, quasi tutte, in seguito, esposte con largo consenso della critica: Rosanera alla fontana, Le pic de Cervara (Il picco di Cervara), Une rue a' Cervara (Una strada di Cervara), Porteuse d'eau de Cervara (Portatrice d’acqua), Les Cèrvaroles (Donne di Cervara). Il quadro che più di tutti eccelle è "Les Cèrvaroles" ora esposto a Parigi al Museo d'Orsay. Le altre opere dell'artista si trovano al "Musée Hébert" di Parigi e al "Musée Hébert" di La Tronche.Una delegazione di Cervara ha restituito la visita al museo d’Orsay a Parigi in occasione di una mostra su Herbert, questo significa un’apertura e un qualcosa di nuovo c’è stato un impegno ad avere alcune piccole opere di Hebert a Cervara.

Abbiamo potuto
intervistare il sindaco, che ha dichiarato : “Dopo la prima edizione nel 2008,
questa seconda si è rivelata un grande successo, l’ingente afflusso di persone e
l’ottima organizzazione vogliono rilanciare questo borgo molto caratteristico a
livello nazionale. Questo avverrà nei prossimi anni incrementando il turismo
grazie alla creazione di un albergo diffuso, far riacquisire vitalità a vecchie
case abbandonate, attraverso il miglioramento e il restauro del borgo, che
comunque è perfettamente conservato, le parole chiave sono identità,
autenticità, comunità ospitale. Noi abbiamo aderito al progetto Borghi
Autentici; un progetto che lega numerosi piccoli comuni, disseminati lungo tutta
l’Italia, che hanno avviato progetti, iniziative e azioni di sviluppo, per la
messa in qualità dei propri territori e per dimostrarsi sempre più Comunità
Ospitali. Bisogna tenere ancorate le persone al territorio. Inoltre, attraverso
il percorso, è possibile degustare i piatti tipici del territorio”.

Cervara è stato uno
squisito luogo d'incontro, il borgo caratteristico ha offerto una manifestazione
caratterizzata da esposizioni di opere d’arte, accompagnata da una degustazione
itinerante per le vie e le piazze ”Qua e là degustando”. Abbiamo potuto
assaggiare, accanto alle note di Ennio Moricone immortalate nella pietra, la
pasta con il sugo di capra, in itinere vicino l’Arco della Pace; un portale
d’entrata scolpito nella pietra, degustare la caratteristica pasta e fagioli, il
piatto di carne chiamato "Cip e Ciap", accompagnato dalle note dei "Rusticanti"
e della "Diana". Infine mangiando dolcetti abbiamo assistito al sacrificio della
"Mammoccia"; un pupazzo di pezza che rappresenta la natura e il suo ciclo
rigenerativo.

Il merito della riuscita
dell'evento va senza dubbio a Fabio Raffaelli di "Italia Vola", che non si è
fatto intimidire dalla difficile congiuntura economica globale: "Il 2009 - ha
spiegato - è un anno sicuramente difficile per avviare qualsiasi nuova
iniziativa. Da parte nostra abbiamo creduto che andasse dato un segnale molto
forte, basato sul principio, che la crisi economica esiste, ma quando un evento
è fortemente voluto, è comunque necessario poterlo sviluppare, al fine della
produttività di un paese.

Inviato speciale Luca Magrini
Cupido