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PROFILO DI CITTA’
ITALIA
ROMA - Quinta Parte
Come promesso nel precedente capitolo, eccoci nell’area che si estende dalle esclusive vie intorno a Piazza di Spagna fino al Colle Esquilino, che comprende un’infinità di chiese tutte molto belle e che meriterebbero una particolare attenzione; un tempo residenza della borghesia, il rione ora ha un carattere decisamente più popolare. La zona di Piazza di Spagna e di Piazza del Popolo si sviluppò attorno al ‘500, quando l’enorme flusso di pellegrini rese necessaria la costruzione di strade che rendessero facile l’arrivo in Vaticano; nello stesso periodo il Colle del Quirinale divenne sede del Palazzo Papale. Quando Roma divenne capitale d’Italia, nel 1870, via Veneto diventò il simbolo della moda italiana e il Colle Esquilino il luogo preferito dai funzionari pubblici per risiedervi.
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Le stazioni di Repubblica, Barberini e Spagna (metro linea A), rendono oggi molto agevole la visita dell’area tra la stazione Termini e Piazza del Popolo. |
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L’ampia ed elegante zona che si snoda attorno a Trinità dei Monti e alla sua celebre scalinata, si riferisce a due piccole porzioni dei rioni Colonna e Campo Marzio. Le numerose viuzze racchiuse tra Piazza di Spagna e via del Corso, rappresentano sicuramente una delle parti più esclusive di Roma |
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con i negozi di molti stilisti della moda ( via Frattina, via Condotti e via Borgognona), altri di vario genere sempre molto eleganti |
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e i numerosi ristoranti e bar, tra i quali il Caffè Greco risalente al XVIII secolo. |
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Via Margutta è una piccola via del centro di Roma sempre nel rione di Campo Marzio, zona nota anche come il quartiere degli stranieri, alle pendici del Pincio, luogo di gallerie d'arte e di ristoranti alla moda, che anticamente ospitava botteghe artigiane e stalle. |
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Negli anni cinquanta, dopo il film Vacanze romane, diventa una strada esclusiva, residenza di personaggi famosi, |
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come Federico Fellini e Giulietta Masina; una targa che li ricorda è affissa sulla casa in cui abitarono. |
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Per essere più precisi, via Margutta è una parallela di via del Babuino, la strada che va da piazza di Spagna a piazza del Popolo. |
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Piazza di Spagna, a forma di farfalla e circondata da eleganti palazzi dai colori sgargianti, è sempre affollatissima di giorno e di notte, d’estate e d’inverno; |
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è la piazza più famosa di Roma e deve il suo nome al Palazzo di Spagna, espressione del barocco romano, costruito nel XVII secolo per ospitare l’ambasciata spagnola presso la Santa Sede, tuttora situata nel palazzo. |
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La scalinata fu iniziata nel 1720 per collegare la piazza alla chiesa francese di Trinità dei Monti, eretta per volere di Luigi XII; |
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restaurata nell’800, la chiesa possiede due caratteristici campanili gemelli e nel suo interno conserva una notevole sequenza di opere d’arte. |
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In cima alla scalinata, là dove le vie Sistina e Gregoriana sboccano in piazza Trinità dei Monti, troviamo anche il palazzetto Zuccari, |
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noto come la casa dei mostri. |
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La fontana della Barcaccia, opera di Pietro Bernini, si trova ai piedi della scalinata e fu commissionata da Urbano VIII Barberini; |
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poco distante si può ammirare la Colonna dell’Immacolata Concezione con in cima la statua in bronzo della Vergine, eretta nel 1856 per ricordare il dogma del concepimento di Maria senza il peccato originale. Il Papa ogni 8 dicembre in onore della ricorrenza della festività, si reca a farle visita in suo onore. |
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Non meno interessanti sono i dintorni della piazza a partire da Villa Medici, situata in una superba posizione sulla collina del Pincio e risalente al XVI secolo. |
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Oggi ospita l’Accademia di Francia, fondata nel 1666 per dar modo agli artisti francesi di perfezionarsi a Roma ( tra i tanti da ricordare, Berlioz e Debussy); molto belli sono anche i giardini e i padiglioni affrescati che si possono però visitare solo saltuariamente. |
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Accanto a Villa Medici si apre il Pincio, il bellissimo parco pubblico disegnato da Giuseppe Valadier agli inizi dell’Ottocento; |
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dalla terrazza panoramica intitolata a Napoleone, |
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si gode una magnifica veduta della città e della sottostante splendida piazza del Popolo appartenente al rione Campo Marzio. |
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L’attuale sistemazione della piazza è opera ottocentesca di Giuseppe Valadier che intese così sfruttare la meravigliosa cornice del Pincio; |
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al centro si eleva l’Obelisco Flaminio, monolito egizio in granito dell’epoca di Ramsses II, qui trasferito dal Circo Massimo. |
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La chiesa di Santa Maria del Popolo risalente al primo Rinascimento fu fatta costruire da papa Sisto IV della Rovere nel 1472 e custodisce uno dei più grandi tesori di opere d’arte di Roma grazie al Pinturicchio, al Caravaggio, al Bramante, a Raffaello che progettò la Cappella Chigi e al Bernini che la completò. |
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Le due belle chiese che s’innalzano fra via del Babuino, via del Corso e via di Ripetta, sono dovute a Carlo Rainaldi nell’ambito della risistemazione della piazza voluta da papa Alessandro VII. La prima, Santa Maria di Montesanto risale al 1662 e fu terminata dal Bernini e dal Fontana che la differenziarono dalla sua gemella, con la realizzazione di una cupola dodecagonale; la seconda, Santa Maria dei Miracoli, nacque invece nel 1675 come gemella dell’adiacente Santa Maria e fu completata dal Fontana nel 1681, che la dotò di pianta circolare e di una cupola ottagonale. E’ chiamata oggi anche “la chiesa degli artisti” perché adibita alle esequie di personalità del mondo dello spettacolo. |
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Nelle vicinanze, su via del Corso, troviamo la casa che ospitò Goethe, trasformata da alcuni anni in Museo. |
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L’Ara Pacis (Altare della Pace) in via di Ripetta, è stata restaurata con grandi spese e un lavoro di molti anni ed è uno dei monumenti più importanti dell’antica Roma. |
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Di fronte è situato il Mausoleo di Augusto, fatto costruire dall’imperatore come il luogo di sepoltura più prestigioso della città; quando Augusto morì nel 14 d.C. le sue ceneri vennero collocate nel Mausoleo. |
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Più avanti entriamo nel rione Pigna, |
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dove il Pantheon la fa da padrone; il labirinto di strade attorno alla struttura, con i tanti caffè e piccoli ristoranti, è uno dei luoghi più indicati per una bella passeggiata e respirare così l’aria di una Roma ancora popolare. |
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In questa zona si trovano il quartiere degli affari e della politica con il Parlamento, alcuni uffici pubblici e la Borsa. Il Pantheon stesso, con la sua maestosità, è stato a lungo simbolo della città. |
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Il Pantheon è un tempio dedicato a tutti gli dei ed è il monumento antico meglio conservato, preso a modello e più volte imitato in tutte le epoche storiche sino ai giorni nostri; fu edificato nel I secolo d.C. su idea dell’imperatore Adriano. |
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La sua cupola è la più grande mai realizzata in muratura; |
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dopo il 1870 il Pantheon venne trasformato nel sacrario dei re d’Italia, le cui tombe si affiancarono alla già esistente tomba di Raffaello. |
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La chiesa di Santa Maria sopra Minerva, è l’unica chiesa di Roma ad aver conservato l’originario impianto gotico |
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e custodisce opere di Michelangelo e Filippino Lippi; |
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la relativa piazza della Minerva è incentrata sulla scultura di Bernini |
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che rappresenta un obelisco sorretto da un elefante (detto il “Pulcin della Minerva”). |
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La chiesa di Sant’Eustachio, fondata da Costantino sul luogo del martirio del Santo, fu ristrutturata nel 1196 epoca a cui appartiene anche il campanile romanico. La Basilica di Nettuno venne costruita da Agrippa nel 25 a.C. e si trova alle spalle del Pantheon; l’edificio fu eretto come tempio dedicato al dio del mare in ricordo delle battaglie navali da lui vinte. |
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Su piazza Colonna e siamo nel rione omonimo si affaccia Palazzo Chigi, dove il Presidente del Consiglio ha la sua residenza ufficiale; |
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la piazza prende il nome dalla maestosa colonna di Marco Aurelio che è una chiara imitazione della colonna Traiana. |
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Adiacente troviamo piazza di Montecitorio con al centro un imponente obelisco |
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e dominata dalla facciata del Palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei deputati dalla fine del secolo scorso. |
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Poco più avanti in un piccolo slargo compare la facciata rococò della Maddalena, una piccola chiesa sorta su un antico nucleo trecentesco. |
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San Lorenzo in Lucina, è un’altra chiesa che vale la pena di visitare; fu totalmente rifatta durante il pontificato di Pasquale II (intorno al 1100) in stile romanico e nel suo interno presenta la Cappella Fonseca del Bernini e uno splendido Battistero del ‘700 opera di Giuseppe Sardi in stile rococò. |
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Il rione Colonna comprende oltre ad altre chiese, molti interessanti edifici storici tra cui Palazzo Capranica (1451) che ospita una delle più antiche sale per spettacoli della città; |
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Palazzo Wedekind, un tempo sede delle Poste pontificie; |
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il Palazzo della Borsa che ingloba i resti del tempio di Adriano, costruito in memoria dell’imperatore e trasformato nel 1695 in palazzo della Doganali Terra; Palazzo di Firenze e Palazzo Ruspoli entrambi opere dell’Ammannati sono di costruzione cinquecentesca. |
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La chiesa di Sant’Ignazio di Loyola venne fatta erigere dal cardinale Ludovisi nel 1626 in onore del Santo omonimo, fondatore della Compagnia di Gesù; insieme alla chiesa del Gesù, Sant’Ignazio costituisce il centro della zona dei gesuiti a Roma. |
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Il suo interno, caratterizzato da pietre preziose, marmi, stucchi e dorature, crea un’emozionante atmosfera teatrale; spettacolare è il soffitto, dipinto dall’artista gesuita Andrea Pozzo nel 1685, con una barocca rappresentazione dei successi dei missionari gesuiti nel mondo. |
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La chiesa del Gesù costruita tra il 1568 e il 1584, è stata la prima chiesa gesuita a Roma e il suo interno fu progettato dal Vignola, con affreschi del Baciccia che si occupò della cupola e della volta della navata dipingendovi nel 1679 il bellissimo Trionfo del Santissimo nome di Gesù. Accanto alla chiesa sorge la Casa Professa, il luogo dove dal 1543 ebbe sede la Compagnia di Gesù e dove Sant’Ignazio di Loyola morì nel 1586. |
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Siamo vicini all’area archeologica Argentina, ma di cui tratterrò nel nostro prossimo appuntamento, lasciandovi per ora ad un meritato riposo.
ANTONIO TIMONI
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