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ITINERARI TURISTICI
VENETO – TRENTINO ALTO ADIGE
VERONA, IL LAGO DI GARDA E LA VALPOLICELLA
( SECONDA PARTE )
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Riprendiamo il nostro percorso da Garda e la strada ci porta dopo Km 7 a Torri del Benaco, tra estesi uliveti, in una magnifica posizione naturale che le consente un’ampia vista sulla sponda opposta del lago, di fronte a Gardone Riviera e al Golfo di Salò. |
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Il paese ricorda nel nome l’antico ruolo di città fortificata e mantiene ancora il fascino di cittadella medievale con la buona conservazione del Castello Scaligero (1383) ed inoltre vanta attrezzature per ogni genere di sport. |
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La SS249 corre lungo la riviera orientale del lago fra fiori ed ulivi e ci conduce in Km 23 a Malcesine, posta anch’essa ai piedi del Monte Baldo e rinomata località di villeggiatura. |
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Presenta belle spiagge che consentono di praticare gli sport acquatici, mentre la vicinanza del Monte Baldo permette facili escursioni tra i boschi e una funivia sale velocemente fino a Tratto Spino (m 1783) località di sport invernali. |
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Malcesine conserva il bel Castello Scaligero che, costruito tra il ‘200 e il ‘300, con l’alto mastio domina il nucleo antico del paese e a cui è annesso anche un piccolo museo; |
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notevole il rinascimentale Palazzo dei Capitani del Lago, ora sede del Municipio, mentre nella parte alta del borgo si può ammirare nella Parrocchiale settecentesca la Pietà, opera giovanile di Girolamo dai Libri. |
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Sempre percorrendo la Gardesana si va lungo il lago e in Km 14 si arriva a Torbole, posta allo sbocco di una stretta valle scoscesa in una posizione panoramica particolarmente felice a cui si unisce anche un clima molto mite. |
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La chiesetta di S. Andrea poco sopra il paese, conserva una settecentesca pala che ha per soggetto il martirio del Santo. |
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Da Torbole è inoltre possibile intraprendere un’interessante passeggiata alle Marmitte dei Giganti, cavità nella roccia provocate da un particolare fenomeno di erosione glaciale. |
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Ripartiamo dal paese seguendo la strada per Trento e la SS249 inizia a salire tra le rocce fino a Nago; |
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da qui si prosegue per Trento e Rovereto fino a Mori, dove si prende a destra per Brentonico che si raggiunge salendo con dei tornanti sino a Besagno e dopo aver percorso circa altri Km 20. |
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Brentonico (m 692) è un bel paese di villeggiatura montana, sparso in un piccolo altipiano fra il Garda e la Val Lagarina e attrezzato per gli sport invernali; da vedere la chiesa di S. Matteo (XVI sec.) recentemente restaurata. |
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Seguendo le indicazioni prima per S. Giacomo di Prada, dove la strada sale in un paesaggio montano aperto e soleggiato e poi per S. Valentino, si scende verso Avio con una lunga serie di tornanti. |
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Vetusto paese allo sbocco della valle Aviana, mantiene molte case antiche e una chiesa parrocchiale che ha come campanile una torre forse di origine romana. A circa Km 2 dall’abitato, isolato sopra un alto sperone di roccia, troviamo il Castello dei Castelbarco; dell’ antica costruzione, |
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restano una cortina di mura del XIII°-XIV° sec. e un mastio centrale del sec. XI°, affrescato all’interno con scene di guerra. |
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Lasciato Avio , prendiamo a sinistra verso Pilcante e Mori sino a raggiungere Vo Sinistro; qui si oltrepassa l’Adige girando, subito dopo, a destra verso Verona. La SS12, larga e scorrevole, costeggia il fiume Adige attraversando gli abitati di Peri, Dolcè e Ceraino e al successivo bivio noi giriamo a sinistra per S. Ambrogio di Valpolicella, dopo aver percorso altri Km 33. |
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Il paese noto per i vini (ottimo il Recioto), |
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è anche uno dei capoluoghi più importanti per l’estrazione e la lavorazione del marmo rosso ammonitico, così chiamato perché contiene le ammoniti (molluschi fossili) che gli conferiscono un particolare aspetto variegato. |
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Riprendiamo quindi la strada, ampia e comoda, che conduce a Pedemonte per arrivare a S. Floriano dove possiamo ammirare un’antica chiesetta di estremo interesse non solo come monumento artistico, ma soprattutto come documento della sua storia politica e religiosa; variamente rimaneggiata nei secoli, la pieve resta comunque un gioiello dell’arte romanica veronese. |
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Da S. Floriano si prosegue per Pedemonte e poi per Parona di Valpolicella e da qui si torna a Verona; la strada è abbastanza ampia, ma anche molto trafficata.
Vi aspetto al prossimo appuntamento per un’altra passeggiata insieme per le vie della nostra bella Italia.
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CURIOSITA’ E GASTRONOMIA
Verona : ricca è anche la cucina e alcuni piatti come la pastissada de caval (pasticcio di carne di cavallo), sembrano risalire alla tavola di Teodorico, mentre i vini veronesi sono di ottima fattura. |
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Al ristorante la scelta è comunque molto varia e si va dal bollito con peperonata, ai gnocchi al burro |
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al risotto alla pilota, ai bigoli con sardine |
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e a dolci come la brassadella e il classico pandoro |
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VILLAFRANCA DI VERONA : dal punto di vista gastronomico, non ci allontaniamo molto da Verona, anche se sono da segnalare alcune specialità locali come il liquore Acqua di Fiume e le nadalin (sfogliatine). |
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VALEGGIO SUL MINCIO : la tavola offre agnolotti, lavagnette, salame all'aglio, risotto al radicchio rosso, |
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dolce di Valeggio e il vino Bardolino. |
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PESCHIERA DEL GARDA : nella palazzina del Comando dei Presidenti, si tenne l'8 novembre 1917 l'incontro tra gli alleati, nel quale Vittorio Emanuele III, dopo la sconfitta di Caporetto, riconfermò la possibilità per l'esercito italiano di "tenere" la linea del Piave. |
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LAZISE : la zona offre prosciutti crudi e cotti, mortadella e cacciatorini, trote e lavarelli, il vino Bardolino, il liquore Amaretto e la grappa. |
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MALCESINE : specialità gastronomiche locali sono gli spaghetti con le aole o con il sizam e la Carbonera, specie di polenta condita con olio e formaggi. |
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S.AMBROGIO DI VALPOLICELLA: nel vicino centro di S. Giorgio si può ammirare una pieve romanica, in passato importante postazione di difesa della Valpolicella contro le incursioni dal Nord. Ottimi i vini locali. |
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