
Nasce a Sturmer, in Gran
Bretagna il 5 febbraio del 1946, attrice dal fascino ambiguo e dall'innato
talento, figlia di un colonnello dell'esercito (poi comandante NATO e pittore),
Charlotte Rampling trascorre l'infanzia e l'adolescenza in esclusivi collegi
inglesi e francesi e, successivamente, inizia la professione di indossatrice e
modella per poi debuttare nel cinema con un piccolissimo ruolo in "Non tutti ce
l'hanno" (1965), film di Richard Lester vincitore della Palma d'oro al festival
di Cannes.

Inizia un periodo non
particolarmente felice della sua vita: la sorella Sarah si suicida appena
ventunenne e, anche professionalmente, le cose sembrano non andare
particolarmente bene. Però, dopo una serie di film privi di particolare rilievo,
viene chiamata da Luchino Visconti per "La caduta degli dei" (1969). La
consacrazione a livello internazionale arriva però con un altro film italiano,
"Il portiere di notte" di Liliana Cavani. Intanto nel 1972 si sposa con Brian
Southcombe, un agente pubblicitario, da cui ha un figlio: Barnaby che diventerà
regista televisivo. Il matrimonio finisce nel 1976. Dal 1978 al 1996 è invece
sposata con il compositore francese Jean-Michel Jarre; dal matrimonio nascono
altri due figli.

Negli anni Novanta, fatta eccezione di qualche rara apparizione cinematografica,
si dedica soprattutto alla televisione per tornare sul grande schermo nel nuovo
decennio. La Rampling affianca Sean Connery sul set del fantascientifico "Zardoz"
(1973), poi dopo il ruolo dell'ereditiera Claire nel noir "Un'orchidea rosso
sangue" (1975) e dopo aver fatto girare la testa all'investigatore Robert
Mitchum in "Marlowe", il poliziotto privato (1975), torna a lavorare in Italia e
si esibisce in un balletto memorabile in coppia con Adriano Celentano per Yuppi
Du (1975). Dopo "Foxtrot" (1976), "Un taxi color malva" (1977) e "L'orca
assassina" (1977), Charlotte recita insieme a Woody Allen in "Stardust Memories"
(1980) e quindi affianca Paul Newman nel film "Il verdetto" (1982) di Sidney
Lumet. La sua carriera prosegue senza sosta tra l'Europa e gli Stati Uniti, dove
recita in "Angel Heart - Ascensore per l'inferno" (1987) accanto a Mickey Rourke
e durante gli anni Novanta l'attrice si dedica anche alla televisione.

Nel 2000 Charlotte torna
sul grande schermo con l'intenso "Sotto la sabbia" di François Ozon, poi dopo la
partecipazione a "Il quarto angelo" (2001), interpreta il ruolo della ricca
Elisabeth in "Baciate chi vi pare" (2002), diretto da Michel Blanc e tratto dal
romanzo 'Summer things' di Joseph Connoly. Ma non finisce qui, a sessant'anni è
sempre richiestissima. Tra i suoi ultimi film si segnalano i due diretti da
François Ozon: "Sotto la sabbia" (2000) e "Swimming Pool" (2003), che le valgono
varie nomination a premi come il Cèsar e l'European Film Award e, nel 2003, la
vittoria di quest'ultimo, inoltre è protagonista al fianco di Kim Rossi Stuart
nel film "Le chiavi di casa" (2004) di Gianni Amelio e "Due volte lei" (2006),
il nuovo, inquietante film di Dominik Moll.