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ROMA – Terza Parte
Il quartiere dell’Eur (Esposizione Universale a Roma) si trova a sud della città e il suo stile architettonico doveva essere un monumento al fascismo, tanto che proprio Benito Mussolini ne caldeggiò la costruzione.
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Il Palazzo della Civiltà Italiana, noto anche come Palazzo della Civiltà del Lavoro (1940) è probabilmente il più conosciuto per la sua caratteristica forma (soprannominato dai romani la groviera), è ricoperto all'esterno interamente in travertino, è un parallelepipedo su base quadrata a sei piani, e sorge su un podio con due gradinate collocate ai due alti opposti. Ai quattro angoli del podio sono collocati quattro gruppi scultorei equestri raffiguranti i Dioscuri, i due mitici eroi greci, figli di Zeus e Leda ed è considerato il simbolo dell’architettura del Novecento, |
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, mentre il Museo della Civiltà romana conserva alcuni calchi dei rilievi della colonna Traiana e un modello in scala della Roma dell’epoca di Costantino; |
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nella parte opposta al Palazzo si erige il Palazzo dei Congressi (1942) che offre ampie soluzioni per ospitare fiere, congressi, convegni ed esposizioni, in ambienti unici per la bellezza dei marmi e l'essenzialità delle sue strutture architettoniche. |
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Nella zona si trovano altri interessanti musei come quello Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini” inaugurato il 14 marzo 1876, che possiede la più importante raccolta italiana di materiali preistorici ed è uno tra i maggiori nel mondo per le collezioni di etnografia extraeuropea |
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ed il Museo Nazionale delle arti e Tradizioni popolari nato dalla Mostra di Etnografia Italiana, tenuta a Roma nel 1911 per celebrare il cinquantenario dell'Unità d'Italia. |
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Proseguendo un tratto di Via Cristoforo Colombo, si giunge alla chiesa dei S.S. Pietro e Paolo posta sul luogo più alto dell’Eur, che domina tutto il quartiere con la sua mole di travertino romano; l'edificio è circondato su tre lati da ampie scalinate. |
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Sul fronte principale, un piazzale a terrazza affaccia sulla sottostante V.le Europa alla quale è collegato da una lunga scalinata arricchita da aiuole e siepi perimetrali che la dividono dalle abitazioni circostanti. Il prospetto principale è rilevato da due statue raffiguranti gli apostoli Pietro e Paolo, mentre il grande portale d'ingresso in bronzo è decorato con episodi riguardanti le vite dei due santi, così come il bassorilievo che lo riquadra intitolato "La consegna delle chiavi a S. Pietro"; è affidata alla cura dei Frati Minori Conventuali della Provincia Romana. Il tempio, a croce greca, è costituito da un cubo centrale e da una cupola emisferica con un diametro di 32 metri. All'esterno, ai lati del portico, sono presenti le grandi statue raffiguranti rispettivamente i Santi patroni Pietro e Paolo. |
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Ancora più a sud ci sono un lago artificiale, un parco ombroso, la piscina delle Rose, il nuovo Planetario (2004) con annesso il museo dell’Astronomia |
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e l’enorme cupola del Palazzo dello Sport ( oggi Palalottomatica) dove si tengono manifestazioni e concerti di vario genere, costruito per le olimpiadi di Roma del 1960. |
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Da segnalare inoltre, per il divertimento di grandi e piccoli, il Luna Park (LunEur), il più antico d’Italia. |
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Il collegamento con il centro storico della città è assicurato dalla ferrovia metropolitana e dalle grandi arterie, in particolare da Via Cristoforo Colombo che attraversa l'EUR, di cui è la spina dorsale, e che insieme a Via dei Fori Imperiali e a Via delle Terme di Caracalla collega Piazza Navona al Lido di Roma. |
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Il nostro percorso ora prosegue proprio nell’area di Piazza Navona che ricalca le dimensioni e la forma dell'antico Stadio di Domiziano di epoca romana; un'arena lunga oltre 270 metri e larga circa 55, costruita intorno all'86 d.C. ed in grado di ospitare fino a 33000 persone. |
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Dopo essere stata restaurata da Alessandro Severo, ed aver trovato l'attuale sistemazione per intervento di Papa Innocenzo X, nella piazza furono organizzati fino al XIX secolo, vari generi di spettacoli, celebrazioni, e durante il mese di agosto, quando la piazza veniva allagata chiudendo gli scarichi delle fontane, anche giochi acquatici. |
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Piazza Navona è sicuramente segnata dalla presenza di tre fontane; le laterali "Fontana del Nettuno o dei Calderoni" |
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e "Fontana del Moro" si devono ai disegni di Giacomo della Porta, |
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mentre la centrale "Fontana dei Fiumi" fu realizzata dal Bernini fra il 1648 ed il 1651 d.C. |
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Di fronte a quest'ultima sorge, sulle rovine dello stadio di Domiziano e di un antica basilica ancora visitabili dai sotterranei dell'edificio |
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la chiesa a croce greca di Sant'Agnese in Agone, che, progettata inizialmente da G.Rinaldi, fu completata nel 1652 dal Borromini con la caratteristica facciata concava, i campanili gemelli e la cupola. |
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Nessun altra piazza di Roma può competere con la suggestiva scenografia di Piazza Navona, frequentatissima sia di giorno che di notte da turisti provenienti da ogni parte del mondo con i suoi lussuosi caffè e ristoranti. |
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Fanno inoltre da contorno alla piazza edifici come Palazzo Orsini e Palazzo de Cupis, la chiesa di San Giacomo degli Spagnoli (nota come Nostra Signora del Sacro Cuore), Palazzo Millini e Palazzo Pamphili (era il casato di Papa Innocenzo X). |
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Per assaporare però l’atmosfera della Roma antica bisogna percorrere assolutamente Via del Governo Vecchio, con le facciate rinascimentali dei suoi palazzi, con i negozietti di antiquariato e con le caratteristiche trattorie. |
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Intorno a Piazza Navona numerose sono le cose da vedere, a partire dalla statua di Pasquino, una delle sei statue parlanti, situata all’angolo di Palazzo Braschi, nella piazza intitolata al suo nome (anticamente piazza di Parione); |
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la tradizione delle “statue parlanti” risale all’epoca papale quando denunce politiche e di costume anonime venivano affisse su alcune statue per criticare il governo o le personalità più illustri (le famose Pasquinate). |
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Oltre a Pasquino, oggi l’unica rimasta, per anni anche altre statue hanno dato voce al popolo capitolino: - “Marforio” nel cortile del Museo Capitolino. |
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- “Madama Lucrezia” a piazza di S. Marco (al lato di Piazza Venezia).
- L”Abate Luigi” a Piazza Vidoni (lungo Corso Vittorio Emanuele II) .
- “Facchino” in via Lata.
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- il “Babuino” lungo Via del Babuino. |
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Alle spalle di Piazza Navona, laddove il rione Parione si confonde con i quartieri Ponte e Sant’Eustachio, troviamo numerose chiese tra cui Santa Maria dell’Anima (chiesa della nazione tedesca) |
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famosa principalmente per il celebre affresco delle Sibille di Raffaello e della pala della "Sacra Famiglia" di Giulio Romano, suo grande allievo; accanto si può ammirare un delizioso chiostro del Bramante, |
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San Luigi dei Francesi (chiesa nazionale dei Francesi) con un’elegante facciata di Giacomo della Porta, ma soprattutto al suo interno racchiude un tesoro inestimabile, |
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tre tele meravigliose del Caravaggio |
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e la chiesa di Sant’Antonio dei Portoghesi (chiesa nazionale portoghese). |
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Nelle vicinanze da non perdere assolutamente il Palazzo della Cancelleria, eccellente esempio di architettura del primo Rinascimento, iniziato nel 1485 e da cui si accede alla chiesa di S. Lorenzo in Damaso inglobata nel palazzo stesso; |
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la Chiesa Nuova, che S. Filippo Neri fece costruire nel 1575 al posto della cadente chiesa voluta da Papa Gregorio XIII, consacrata nel 1599 che oltre alle cappelle ricche di opere d’arte di grande valore, presenta le stanze di S. Filippo Neri, da cui si entra dalla sagrestia, disposte su due piani superbamente decorate nel corso del Seicento e piene di cimeli e memorie del Santo; |
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la chiesa di Santa Maria della Pace progettata nel 1656 da Pietro da Cortona, con all’interno la Cappella Chigi, eretta su progetto di Raffaello e da lui affrescata con le immagini di quattro Sibille; |
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Palazzo Madama prestigiosa sede del Senato della Repubblica, anticamente occupato dalle Terme di Napoleone e poi residenza della famiglia Medici; poco discosto, il Palazzo della Sapienza, antica sede dell’Università degli Studi, disegnato da Michelangelo e con una originalissima cupola concepita dal Borromini; |
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la chiesa di Sant’Andrea della Valle, un'altra delle più sontuose chiese barocche della città con la sua cupola alta a Roma solo meno di quella di San Pietro; |
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Palazzo Braschi, costruito negli ultimi anni del Settecento, si affaccia su piazza S. Pantaleo ed ospita il Museo di Roma con una raccolta di quadri, disegni, stampe e oggetti che illustrano la vita della capitale dal Medioevo all’Ottocento. |
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Per ora ci riposiamo un attimo, pronti nel prossimo appuntamento a ripartire con Campo dei Fiori e la zona del cosiddetto “Ghetto ebraico”.
Antonio Timoni
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