
Nel centenario del
Manifesto - pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti il 20 febbraio 1909 sul
giornale parigino "Le Figaro"- le Scuderie del Quirinale, in collaborazione con
il Musée National d'Art Moderne/Centre Georges Pompidou di Parigi e la Tate
Modern di Londra, hanno deciso l’apertura dell'esposizione Futurismo
Avanguardia- Avanguardie di grande rilievo a testimonianza del ruolo storico e
internazionale.
Il Futurismo italiano è il primo movimento che si possa chiamare di avanguardia,
investe nell'arte un interesse ideologico e deliberatamente prepara e annuncia
un radicale rivolgimento della cultura e perfino del costume sociale, negando in
blocco tutto il passato e sostituendo alla ricerca metodica un'audace
sperimentazione nell'ordine stilistico e tecnico. Le avanguardie sono un
fenomeno tipico dei paesi culturalmente meno sviluppati e si presentano come
ribellione alla cultura ufficiale e, generalmente, moderata, affiancandosi ai
movimenti politici progressivi. Il loro sforzo, benché intenzionalmente
rivoluzionario, si riduca generalmente a estremismo polemico. Nei manifesti
futuristi si chiede la distruzione delle città storiche (per esempio Venezia) e
dei musei; e si esalta la città nuova, concepita come un'immensa macchina in
movimento.

La rivoluzione che si
auspica è in realtà la rivoluzione. La rivoluzione che si auspica è in realtà la
rivoluzione industriale o tecnologica, cioè ancora una rivoluzione borghese:
nella nuova civiltà delle macchine, gli intellettuali-artisti dovranno
rappresentare l'impulso spirituale del "genio". Sotto il gusto dello scandalo e
il disprezzo per la borghesia si cela un inconsapevole e involontario
opportunismo, e questa contraddizione spiega tutte le altre. I futuristi si
dicono anti-romantici e predicano un'arte espressiva di "stati d'animo", molto
emotiva; esaltano la scienza e la tecnica, ma le vogliono intimamente poetiche o
"liriche"; si proclamano socialisti, ma non s'interessano di lotte operaie, anzi
vedono negli intellettuali d'avanguardia l'aristocrazia del futuro. Sono
internazionalisti, ma annunciano che il "genio italiano" salverà la cultura
mondiale. Al momento della scelta politica prevale il nazionalismo: chiedono la
guerra "igiene del mondo" e vi partecipano da volontari (Boccioni e Sant'Elia,
due tra i più forti ingegni del gruppo, vi perdono la vita); L'unità del reale
non deve darsi nel pensiero, attraverso un procedimento del raziocinio, ma nella
sensazione sentitamente emotiva della realtà: l'azione dell'artista deve dunque
applicarsi alla realtà, intensificarne il dinamismo, renderla più emozionante.

La mostra alle Scuderie
del Quirinale è organizzata seguendo l’impianto della celebre mostra futurista
del 1912 alla galleria Bernheim-Jeune di Parigi, si sposta l’attenzione sull’
eccezionale trama di corrispondenze e opposizioni, analogie e contrasti,
affinità e dissonanze che il futurismo rappresenta.Tra le opere presenti nella
mostra sono significative: "La risata" di Boccioni "La famme assise dans au
fauteuil" di Pablo Picasso, "La stazione di Milano" di Carlo Carrà. “Le grand nu”
di Georges Braque, di Picasso “la Femme assise dans un fauteuil”; di Umberto
Boccioni “Costruzione orizzontale”, “Le forze di una strada”, “Sviluppo di una
bottiglia nello spazio”.

E ancora sono esposte le opere: “I funerali dell'anarchico Galli” e “Le
nuotatrici” di Carlo Carrà, “Ricordi di una notte” di Luigi Russolo, “Nu
descendant l'escalier” di Marcel Duchamp e altre storiche opere di autori come
Francis Picabia, Sonia e Robert Delaunay, Gino Severini, Frantisek Kupka,
Fernand Leger, Michel Larionov, Boccioni, Severini, Picasso, Duchamp e Léger,
provenienti dalle più importanti collezioni.


“Pentagramma Elettrico”,
all’Auditorium parco della musica.

In occasione del centenario del futurismo, parallelamente, è possibile visitare
all’Auditorium Parco della Musica dal 9 aprile al 31 maggio, la mostra
“Pentagramma elettrico”. Libri, manifesti, spartiti, dischi, locandine, riviste,
fotografie, disegni, caricature, ceramiche, manoscritti, lettere, inviti e
programmi di concerti provenienti dalla collezione di Claudia Salaris e Pablo
Echaurren, considerata la più completa raccolta di materiali a stampa futuristi.
Inoltre sarà possibile perfino ascoltare delle registrazioni di musica e delle
canzoni futuriste. L’ingresso è libero, dalle ore 17 alle 21 mentre sabato,
domenica e festivi l’orario è 10-21.

Mostra a Roma
Scuderie del Quirinale
Via Nazionale 194, Roma
Dal 20 Febbraio al 24 Maggio 2009