
Mercoledì 11 febbraio 2009
alla Sala Di Liegro di Palazzo Valentini - sede della Provincia di Roma- dalle
ore 18,30 alle ore 20,00 si è tenuta la conferenza del romanziere Diego Galdino,
per la presentazione del suo ultimo romanzo, ‘L’osservatore di foglie’.
L’intreccio dell’Osservatore di foglie è il seguente: Clark Kent, in balia di
eventi negativi, vuole riconquistare Dea che l’ha dimenticato a causa di un
trauma che le ha provocato la perdita della memoria. Dea sta per sposarsi con
Rufus, il suo nuovo fidanzato. Rufus è un personaggio negativo e prepotente, si
difende senza scrupoli dal rivale, l’arrivo di Clark può causargli la perdita di
Dea. Dea è fidanzata con Rufus per convenzione sociale, i suoi genitori vogliono
che lo sposi perché è un uomo di famiglia benestante, in questo caso la ragione
sembra vincere sull’amore. Clark sente dentro si sé il dolore acuto che nasce
dal sentimento sottratto, avverte forte quest’emozione che sublima ogni cosa e
s’immola sull’altare dell’idea e dell’amore. Clark afferma: "Se tu non mi ami,
non importa sono in grado di amare per entrambi" e ancora: ‘Non si commette
nessuno sbaglio se ci si lascia andare sulla rotta del proprio cuore’. Clark
resiste fino alla fine, non si arrende mai per riconquistare e mantenere l’amore
di Dea. L’amore è una scelta di vita e scegliere di percorrere la strada del
cuore vuol dire divenire, trasformarsi e raggiungere una dimensione di
autenticità, riprendere in mano il proprio destino, mettersi in contatto con la
parte più profonda di sé stessi, l’amore ci rivela il mondo, l’altro e noi
stessi.

Hanno preso la parola
durante la conferenza, lo scrittore Diego Galdino e due giornalisti: Marco
Onofrio, direttore editoriale di Edilazio e Michela Di Carlo, giornalista
freelance, che lavora al ‘Sole 24 ore’. Marco Onofrio, direttore editoriale
dell’Edilazio, elogia la scrittura di Galdino paragonando i suoi libri a quelli
di Nicholas Sparks, uno dei maggiori scrittori di romanzi d’amore (l’autore di
‘Le parole che non t’ho detto’). Marco Onofrio, citando Il ‘pezzo di piacere’
del semiologo Roland Barthes, afferma che il romanzo di Galdino viene incontro a
tutte le attese del lettore soddisfacendole, costruendo una perfetta fiaba per
adulti. Il romanzo è come un guanto di velluto che si confonde con la pelle e
durante la lettura si avverte il suo piacevole sorriso interiore. L’osservatore
di foglie è un testo gradevolissimo con una grandissima capacità descrittiva ,'
delizioso come i gelati da passeggio'. Diego non cerca la storia ma è lei che lo
va a trovare nella sua intimità e gli mostra tutto ciò che lui descriverà,
l’America e New York sono ritratte in modo perfetto. L’osservatore di foglie è
anche una storia classica; la famosa definizione morfologica della fiaba data da
Vladimir Propp è applicabile a questo intreccio: l’eroe è Clark Kent,
l’antagonista è Rufus, la donna oggetto del desiderio Dea Martin, gli aiutanti:
la nonna di Dea, Marta. Il tempo è legato all’osservazione, è un invito a
riappropriarsi dello sguardo e delle sue sfumature riflesse nel cambiamento
degli eventi, dettato dal trascorrere del tempo. Clark accetta l’attesa perché
capisce che l’unico modo per riavere Dea è attendere, rassegnarsi a perderla e
sottomettersi al destino. Galdino ricerca un tempo del racconto dai ritmi né
troppo lenti né troppo rapidi, senza fretta e senza lentezza, un ritmo
giustamente dosato. La forma è funzionale al contenuto, è un romanzo ottimo. Il
quinto romanzo dell’autore ne fa una delle voci più importanti della narrativa
contemporanea.
Michela di Carlo dice del libro: ‘Questo è un Romanzo d’amore, con la R
maiuscola, non è la solita storia bizzarra, erotica e adolescenziale, l’amore
non è rappresentato come completamento dell’Eros, ma come tentativo di suggerire
tutte le sue sfumature’.

Galdino riattualizza
l’amore romantico conferendogli nuova identità. I personaggi sono descritti in
modo molto accurato, il vero protagonista di questo romanzo è anche un
territorio e un paesaggio, quello del Vermont. I protagonisti della fabula sono
due giornalisti. Clark Kent è un giornalista atipico, un supereroe dei
sentimenti, impulsivo e innamoratissimo si trasforma in immobile osservatore di
foglie per conquistare Dea. Clark ama cogliere le sfumature non solo dell’amore,
ma anche della vita, sa esternare insicurezze, paure, ansie che sono le
caratteristiche che gli permetteranno di conquistare lei. Il protagonista
osservando le foglie e il cambiamento della natura riscopre se stesso, in
particolare la capacità di saper aspettare. Dea è una giornalista che ha tante
idee e sogni da realizzare, è come la maggior parte delle donne che scontano il
fatto di doversi dividere tra amore e carriera. Lei è lacerata e ‘zavorrata’ a
una cultura di provincia da cui si vuole distaccare, questo le riesce quando
ottiene un contratto con un ottimo giornale di New York, purtroppo un incidente
la porterà a perdere la memoria e ad avere un’amnesia. Dea cambierà e crescerà,
lei è sognatrice, è a caccia della verità sul suo mondo e sulle cose che la
circondano.
Diego durante la conferenza dice: ‘Voglio dedicare questo libro alla mia donna.
Se noi prendessimo tutte le qualità degli uomini qui presenti e le unissimo in
uno solo, non basterebbe per meritarti per quanto sei speciale. Per me la voglia
di raccontare una storia è tanta, quando scrivo un romanzo è come se raccontassi
un film che ho visto al cinema. Io sono nato come scrittore in un luogo, a
Pensance in Cornovaglia, lì ho guardato a ritroso tutta la mia vita e ne ho
sentito il suo stravolgimento; era l’alba, andando via con il treno vedevo il
paese che si allontanava da me e piansi, era come se lasciassi casa mia per
andare da qualche altra parte del mondo.

Da allora tutto è
cambiato, le storie nascono come delle sfere nella mia mente, esse si schiudono
e mi rivelano il dipanarsi del mio racconto. Se fossi un libro, sarei un romanzo
d’amore, ‘Persuasione’ di Jane Austin, dove c’è tutta la componente amorosa di
un essere umano e l’amore e la femminilità, vince su tutto. Amo le donne e
immedesimarmi, intrufolarmi nel loro modo di essere, vedere la vita tramite la
loro sensibilità, che manca al mondo e agli uomini. La mia scrittura è molto
istintiva, scrivo ciò che vedono i miei personaggi, sentendone il respiro dentro
di me’. Galdino, infine, ci introduce alla sua prossima opera. L’ambientazione è
sempre l’America, Boston e Salem che è la città delle streghe per eccellenza, è
una storia d’amore, che fa conoscere un’altra tipologia di figura di donna, che
è accomunata al malefico al male. E’ la storia di una sacerdotessa della
religione Wikka che s’innamora di un sacerdote. Ne cita un brano: “…La Wicca,
l’arte della gioia che rende possibile l’equilibro degli uomini con la natura
poteva servirle anche per proteggere se stessa dal male…Nicole era certa che lui
alla fine sarebbe tornato, per tentarla di nuovo. Continuava a vedere dei segni,
in tal senso, anche le carte in quegli ultimi giorni le dicevano di stare in
guardia, come quella mattina, quando aveva consultato i tarocchi e per
l’ennesima volta si erano susseguiti sempre gli stessi arcani: il Papa, il Re di
Spade e il Diavolo, quale fosse il loro sinistro significato le era ancora
oscuro.”