Dott. Amorosi, con quest’intervista che andremo a
fare, spero che ci sappia dare delle buone notizie e
informazioni.
Per iniziare, può raccontarci brevemente come è
approdato all’incarico di Vice Sindaco?
L’approdo è stato abbastanza semplice. Più che un
incarico, parliamo di una figura; è una figura che
viene individuata dai cittadini, ed io, proprio in
considerazione della loro volontà, oggi ho la
responsabilità di dover rispondere a chi mi ha dato
fiducia. Il Sindaco, a sua volta, non ha potuto che
dare seguito a precise e chiare indicazioni di voto
da parte della popolazione.
Se Le chiedessi di dare una Sua definizione del
termine “Sviluppo locale”, come lo descriverebbe?
Lo
sviluppo locale è crescita economica e sociale di un
determinato territorio. Dovendolo calare in una
realtà locale, come quella di Antrodoco, è la
crescita e lo sviluppo di quelle attività che sono
ancora nel torpore, anche se sono forti. Antrodoco è
un Comune ricco di attività commerciali e dinamico
da un punto di vista agricolo anche se un po’
arretrato in termine di organizzazione. Anche
l’artigianato è molto fiorente, soltanto che
facciamo riferimento a piccole aziende di artigiani
che ancora non hanno fatto quel salto di qualità che
potrebbe determinare uno sviluppo aziendale. Nella
maggior parte dei casi, infatti, le espressioni
economiche di questo settore operano a livello di
imprese a carattere familiare.

Un progetto di valorizzazione turistica globale
del luogo è possibile, o a parer suo, è meglio che
ciascun Comune si muova in modo autonomo, della
serie vale il detto: “Chi fa da sé, fa per tre?”.
Non è
possibile, a mio avviso, un forte sviluppo turistico
senza un progetto globale. È necessario un progetto
di massima globale che va a prendere in
considerazione diversi territori, ma, per creare
delle nicchie di eccellenza è necessario andare a
focalizzare interventi mirati che non possono che
essere il risultato di iniziative autonome. Il
cittadino di Antrodoco, territorio purtroppo carente
a livello d’ infrastrutture, deve saper cogliere
questa arretratezza e tradurla in bellezza naturale,
cioè in potenzialità in termine turistico.
Rocca di Fondi è una località apprezzata da chi
fa escursionismo, sia invernale, che estivo, per la
qualità dell’ambiente e per il panorama
assolutamente unico. Sono previsti interventi per
valorizzarlo?
L’amministrazione comunale già da diversi anni ha
cominciato ad investire sulla zona. Comunque, da un
punto di vista escursionistico, ritengo che una
parte degli introiti derivanti dalla vendita del
legname dei boschi comunali potrà essere indirizzato
verso un potenziamento delle strutture viarie di
montagna. Naturalmente, il tutto accompagnato da
attività di sostegno al Comune da parte di
associazioni, che puntano a questo tipo di sviluppo,
come il CAI, o l’associazione Alpini presenti e
radicati nel nostro territorio.

Molti paesi di montagna legano il loro sviluppo
alla creazione di stazioni sciistiche. Cosa ne pensa
a tal proposito?
Penso che diverse stazioni sciistiche
hanno fatto la fortuna di molti paesi di
montagna. Ritengo che, se i vincoli
ambientali che esistono in queste zone,
dovessero permettere la realizzazione di
ciò, mi troverebbero assolutamente
favorevole in quanto in grado di
garantire uno sviluppo locale.
Dal momento in
cui le è stato assegnato il mandato, quale azione, o
progetto le sta più a cuore?
Da
quando mi è stato assegnato il mandato, sono
trascorsi esattamente otto mesi, se consideriamo
anche il periodo estivo. Stiamo entrando nella
“macchina amministrativa” in modo più incisivo
proprio in questo ultimo periodo. I progetti che
stiamo portando avanti derivano da scelte ed azioni
già avviate dalla precedente amministrazione e la
maggior parte dei lavori pubblici, in vigore presso
il nostro territorio, hanno dei forti problemi e
necessitano di soluzione. Contemporaneamente alla
gestione di queste problematiche stiamo portando
avanti anche molti progetti, posso citarne un paio:
la prima è un’attività di processo partecipativo,
che porta al confronto, al contatto diretto con la
gente ed è finalizzato principalmente alla richiesta
di contributi per la realizzazione di idee
progettuali sollecitate ed individuate direttamente
dai cittadini residenti e poi, un’altra cosa …… sono
in attesa di sapere come andrà a finire una
richiesta di contributo, alla quale io tengo in modo
particolare, finalizzata a finanziare un progetto
volto alla creazione di una pista ciclabile. Il
contributo è stato richiesto in coordinamento con
altri comuni limitrofi e se si dovesse realizzare,
permetterebbe un collegamento ciclabile fra vari
paesi.

Com’è stata la risposta dei cittadini residenti
in riferimento a queste iniziative?
La
risposta è stata molto buona, soprattutto se la
paragono ai risultati e a quello che è stato avviato
da altri comuni. Devo dire che abbiamo avuto una
partecipazione molto forte. Un bando che prevedeva
la partecipazione popolare per l’individuazione di
idee progettuali volte allo sviluppo economico
sociale ha coinvolto circa 200 residenti e sono
sicuro che in futuro e faccio riferimento alle
iniziative che partiranno i primi di gennaio 2009 e
si chiuderanno entro il primo marzo, avranno
indubbiamente una risonanza maggiore.
Restando in tema di progetti a livello
turistico-culturale, sono già partiti i lavori di
restauro della chiesa di Rocca di Fondi?
Proprio
in questi giorni gli uffici hanno ricevuto la
formale comunicazione della concessione del
finanziamento per la ristrutturazione. Stanno
avviando tutti gli atti amministrativi relativi
all’individuazione dei progettisti, per poi giungere
all’avvio dell’appalto per i lavori di restauro. La
chiesa si colloca nel punto più alto di Rocca di
Fondi e ritengo che, ristrutturata questa, a
cascata, tutta Rocca di Fondi apparirà meglio e più
bella.

Quali pensa siano i maggiori problemi dell’area
territoriale, per il mancato, o non adeguato
sviluppo locale?
Come ho
già accennato prima, la nostra è una realtà
abbastanza ricca, perché abbiamo attività
commerciali, artigianali e agricole. Manca il
coordinamento, una visione che vada a 360° è
fondamentale. Quindi dobbiamo aiutare le aziende in
quelle che sono anche le necessità burocratiche. A
questo dobbiamo aggiungere il grande problema
dell’isolamento. La provincia di Rieti, è l’unica
del Lazio, che non ha un collegamento diretto
ferroviario con Roma. Questa mancanza, determina che
andremo sempre più verso l’isolamento e sempre più
verso un impoverimento da un punto di vista di
residenze, che sono fondamentali. Il paese si sta
invecchiando, stiamo diminuendo come residenti, c’è
un notevole calo delle nascite, quindi un primo
passaggio, sta proprio nel creare delle
infrastrutture di trasporto, che mettano nella
condizione di aiutare un pendolarismo, che
porterebbe delle maggiori entrate economiche.
Affrontando il discorso dei progetti e dei
finanziamenti, quali sono le difficoltà maggiori che
s’incontrano nella realizzazione di questi e per la
loro presentazione?
Purtroppo il problema è che gran parte dei progetti
non sono finanziati al 100%. Con l’attuale
situazione finanziaria degli enti locali, sempre più
critica e questo vale anche per il Comune di
Antrodoco, reperire fondi propri anche per coprire
soltanto il 20% del finanziamento concesso, diventa
un problema per le casse comunali. È veramente
difficile. A volte si rischia che belle idee e
progetti finanziati sfumano, in quanto coprono solo
una parte dei costi ed il Comune non ha il resto.
Sarebbe meglio se si spingessero gli Enti a
richiedere interventi più contenuti, ma finanziati
completamente. Esiste un bel progetto, finanziato al
Comune dalla Regione, che riguarda la
ristrutturazione di un’infrastruttura sportiva. Il
Comune deve contribuire con il 40%, ma tutto è
fermo, proprio per l’impossibilità del Comune di
reperire fondi propri. Tutto questo porta a dei
rallentamenti. A questo si deve poi aggiungere che
la Regione Lazio, che concede spesso finanziamenti
per il tramite di accensione di mutuo presso la
Cassa Depositi e Prestiti, recentemente è entrata in
difficoltà da un punto di vista finanziario e la
Cassa per finanziare anche opere già avviate
richiede il subentro in garanzia anche dell’Ente
beneficiario. Solo l’attivazione di tali subentri
sta ritardando la partenza di alcuni lavori e
interrotto alcuni già in essere.

Quando si affrontano determinati argomenti, viene
fatta un’adeguata propaganda a livello conoscitivo,
per quanto riguarda quello che si sta portando
avanti? Il cittadino viene effettivamente informato
delle vostre iniziative?
La
propaganda era un nostro obiettivo di programma ed
io, anche come cittadino, ho sempre sostenuto che
l’amministrazione dovesse ben pubblicizzare tutte le
azioni, in quanto, altrimenti, vengono conosciute
soltanto dalle persone che orbitano nell’ambito
della politica locale. Però, e me ne assumo tutte le
responsabilità, gli impegni che stiamo portando
avanti sono talmente tanti, che le energie (mi
riferisco alle mie) le sto utilizzando quasi
esclusivamente alla gestione dei problemi. Ho avuto
la possibilità di uscire soltanto con l’attivazione
dei processi di partecipazione. Spero che questa
fase, fortemente impegnativa nella gestione del
Comune di Antrodoco, sia soltanto temporanea e che
in seguito riesca a far ben trasparire tutto quanto
si verifica all’interno dell’Ente. Comunque, proprio
in questo periodo, avevamo intenzione di fare una
manifestazione in piazza, ma l’abbiamo dovuta
rimandare, perché è subentrato un problema di salute
abbastanza serio, che ha colpito un nostro collega
assessore. Così ci siamo momentaneamente fermati,
per rispetto alla persona.
Esiste un progetto di ristrutturazione della
antiche terme di Antrodoco?
Le
antiche terme di Antrodoco sono già state
interessate da opere di ristrutturazione negli anni
passati. Attualmente sono state date in concessione
all’Antrodoco Terme Srl dalla quale saranno
ristrutturate.
Ritiene che la tecnologia telematica possa essere
un valido supporto alla partecipazione attiva dei
cittadini, dalle strutture, alle istituzioni?
Sì,
come ho detto prima, la partecipazione è una delle
cose che amo di più. In una realtà come quella di
Antrodoco è più naturale che avvenga in piazza,
anche se qualsiasi strumento che realizzi una
partecipazione attiva e diretta del cittadino,
quindi anche quella legata alla tecnologia
telematica, è ben venuto. Pensi che qualche anno fa
era stato avviato un forum e la risposta dei
residenti è stata molto alta e attiva.

Quale augurio si sente di fare, a sé e alla
comunità, in vista del nuovo anno?
Tanto impegno, tanta cordialità, con l’intento di
essere sempre al servizio del cittadino.

Dott. Amorosi, La ringraziamo molto. A nome mio e
di tutta la redazione, tanti auguri di un Felice
Natale e Buone Feste, a Lei e alla sua famiglia.
Grazie, altrettanto a voi.