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ROMA - Prima parte
Il primo itinerario riguarda la Roma antica partendo da Piazza Venezia e poi il Campidoglio, il Foro Romano, il Colosseo, il Palatino, Colle Oppio, le Terme di Caracalla, le mura Aureliane, l’Aventino e il quartiere di Testaccio.
Un’ampia scalinata, la Cordonata, con in cima le statue dei Dioscuri, conduce fino alla splendida piazza del Campidoglio, entrambe progettate da Michelangelo nel XVI secolo; |
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sulla piazza si affacciano il Palazzo Nuovo, |
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il Palazzo Senatorio ed il Palazzo dei Conservatori con la Pinacoteca Capitolina, sede dei Musei Capitolini con le loro magnifiche collezioni di sculture e dipinti |
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e con una spettacolare veduta sul Foro Romano e di cui vale la pena soffermarsi per una visita. |
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I Musei Capitolini sono ospitati, come ho già detto, in due palazzi progettati da Michelangelo, il Palazzo Nuovo, aperto al pubblico nel 1734 da papa Clemente XIII e contiene una pregevole collezione di sculture greche e romane |
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e il Palazzo dei Conservatori che fu sede della magistratura nel tardo Medioevo. Le sue sale affrescate, sono oggi sede di incontri politici e quella degli Orazi e Curiazi è davvero splendida; al pianterreno si trovano gli Uffici del registro, mentre il secondo piano con le sue bellissime sale, è dedicato alla pittura con opere del Veronese, del Tintoretto, del Caravaggio, di Van Dyck e di Tiziano. |
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Il Palazzo Senatorio da sempre ha svolto funzioni connesse alla vita politica della città; originariamente infatti vi sorgeva il Tabularium, un imponente edificio adibito ad archivio dei documenti dello Stato, che Quinto Lutazio Catulo aveva fatto costruire nel 78 a.C.. Dopo vari danneggiamenti, l’edificio fu risistemato agli inizi del XV sec. da papa Bonifacio IX che ne fece dono al Comune di Roma. A metà dello stesso secolo il pontefice Niccolò V vi fece aggiungere la torre centrale con orologio, ma la sistemazione definitiva dell’edificio avvenne un secolo più tardi, sotto papa Paolo III, che incaricò del progetto Michelangelo. |
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La pavimentazione della piazza del Campidoglio dal dinamico disegno ad archi fu concepita per apparire convessa, alludendo probabilmente con ciò ad una raffigurazione del mondo di cui Roma era appunto la simbolica capitale. |
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Al centro, sul piedistallo disegnato dallo stesso Michelangelo, fu posta la statua equestre di Marco Aurelio (oggi sostituita da una copia, l’originale si trova nei Musei Capitolini) che papa Paolo III fece spostare qui dal Laterano nel 1538. |
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Una passeggiata fino alla Rupe Tarpea, da dove venivano gettati i traditori nell’antica Roma, consente di godere di un altro bellissimo panorama sulla zona del Foro. |
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Di fianco al Campidoglio si trova la chiesa di Santa Maria in Aracoeli, eretta sul sito di un tempio di Giunone (VI sec.), famosa per alcuni affreschi del Pinturicchio del XV secolo e per la cappella del Santo Bambino (tutto ricoperto d’oro) nel suggestivo interno a tre navate; i 124 gradini della sua ripida scalinata che la separano dalla strada, costituiscono un impatto scenografico notevole. |
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L’adiacente Piazza Venezia, di forma rettangolare, è delimitata a sud dal monumento a Vittorio Emanuele II, |
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a ovest da Palazzo Venezia (reso famoso perchè da un suo balcone si affacciava Mussolini durante il fascismo per i suoi proclami) con annesso un Museo, |
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a est dal Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia e si estende sotto il colle capitolino; la parte centrale presenta aiuole con bellissimi fiori che la rendono ancor più bella. |
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Accanto a Palazzo Venezia si apre la piazzetta di S. Marco, dove si trova l’omonima basilica che, dal pontificato di Paolo II in poi, è sempre stata la chiesa dei veneziani a Roma. |
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Di fronte alla piazza, in posizione più centrale, si innalza il Vittoriano con l’Altare della Patria e la tomba del Milite Ignoto; ospita anche il Museo dedicato al Risorgimento. |
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La zona compresa tra i Fori Imperiali e l’inizio del rione Monti custodisce i resti più interessanti dell’antica Roma e dei suggestivi luoghi di culto. Iniziamo a percorrere via dei Fori Imperiali dove Traiano cominciò a costruire il suo nuovo Foro nel 107 d.C. e fu il più ambizioso progetto mai eseguito fino ad allora, con il suo vasto porticato e con la statua equestre dell’imperatore, una grande basilica e due biblioteche. |
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La Colonna Traiana domina oggi le rovine con i suoi 30 metri di altezza; il complesso dei Mercati dietro al Foro, sarebbe l’equivalente dei nostri centri commerciali moderni, con oltre 150 negozi che vendevano di tutto. |
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Incontriamo subito dopo l’area del Foro Romano (X sec. a.C.) e forse il modo migliore per iniziare la visita è quello di affacciarsi dalla terrazza che si trova a destra del Palazzo Senatorio, sul Campidoglio, dove il panorama è a dir poco stupendo. Il Foro Romano era il centro cerimoniale della città nel periodo imperiale tanto che gli imperatori rinnovarono i palazzi vecchi e costruirono lì nuovi templi e monumenti. |
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Nel suo interno notiamo dapprima la basilica Emilia (sala d’incontri per commerci e scambi di denaro) che è il primo edificio all’entrata del Foro (179 a.C.) |
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e poi la Curia, il cui edificio in mattoni vicino alla basilica è una copia moderna di quella costruita da Diocleziano nel III secolo d.C.; al suo interno si trovano i Plutei di Traiano, due grandi rilievi di età traianea che rappresentano scene del Foro, costruiti per decorare i rostri, la tribuna degli oratori pubblici. |
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L’Arco di Settimio Severo (203 d.C.) è il monumento meglio conservato del Foro e i suoi rilievi marmorei celebrano le vittorie dell’imperatore in Asia. |
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Il Tempio di Saturno, situato subito dopo i Rostri, subì diverse ricostruzioni e i resti che noi vediamo oggi, fanno parte dell’ultimo restauro eseguito nel 283 d.C.; era la sede dell’Erario, il tesoro dello Stato romano ed il centro delle annuali celebrazioni dei Saturnali in Dicembre, simile al nostro Natale. |
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Sui resti della basilica Julia (era la sede della magistratura), spiccano le tre delicate colonne del Tempio di Castore e Polluce (i Dioscuri), dedicato ai mitici gemelli. |
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L’elegante e circolare Tempio di Vesta (dea del focolare) che sorgeva sul lato meridionale della via Sacra, era uno dei luoghi più sacri dell’antica Roma e la fiamma che vi ardeva, era sorvegliata dalle Vestali (6 vergini di famiglia nobile che vegliavano la fiamma). |
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Dietro al tempio si trovava la Casa delle Vestali (50 stanze); le camere meglio conservate sono quelle che si affacciano sul cortile ornato di statue, vasche di ninfee e cespugli di rose. |
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Sull’altro lato del Foro si trovano i maestosi resti della basilica di Costantino, iniziata da Massenzio nel 306 d.C. e più conosciuta come basilica di Massenzio e terminata da Costantino. |
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Altre opere importanti sono la chiesa di Santa Francesca Romana (patrona degli automobilisti), fondata nel X sec. e ricostruita nel ‘400; il Tempio di Venere e Roma (135 d.C.) su progetto personale dell’imperatore Adriano; |
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l’Arco di Tito (81 d.C.), alla sommità della via Sacra, eretto da Domiziano con decorazioni sulla vittoria in Palestina di Tito e Vespasiano; il Tempio di Romolo, la cui parte posteriore fu occupata nel VI sec. dalla chiesa dei S.S. Cosma e Damiano; |
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il Foro di Cesare, il primo dei Fori imperiali di Roma, fu fatto costruire proprio da Cesare con grande sfarzosità ed era circondato da un doppio colonnato, sotto il quale si trovavano numerose botteghe; il Foro di Augusto fu eretto per celebrare la vittoria di Augusto su Bruto e Cassio (gli assassini di Cesare) nel 42 a.C.; |
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l’Arco di Costantino invece fu uno degli ultimi monumenti della Roma imperiale e venne inaugurato nel 315 d.C. per celebrare la vittoria di Costantino su Massenzio; |
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il Carcere Mamertino situato sotto la chiesa di S. Giuseppe dei Falegnami, dovrebbe essere il luogo dove secondo la tradizione fu imprigionato S. Pietro. |
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Il Colosseo, il più grande anfiteatro di Roma, fu fatto erigere nel 72 d.C. dall’imperatore Vespasiano e terminato dal figlio Tito. Qui i mortali combattimenti dei gladiatori e degli animali feroci, erano offerti dagli imperatori e dai cittadini più ricchi per acquisire fama e potere. |
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Il Colosseo poteva contenere la bellezza di 55 mila persone, sedute a seconda del loro ceto; il suo nome deriva forse dall’enorme statua in bronzo dorato (alta 35 metri) proveniente dal palazzo di Nerone. L’entrata all’anfiteatro è logicamente a pagamento ed esistono biglietti cumulativi che permettono la visita anche del Palatino e dei Fori.
Nel prossimo appuntamento continueremo la nostra visita della città eterna partendo dal Palatino.
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