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28 giugno 2007 cronaca di una
giornata che mai dimenticheremo
il
Concerto del grande Vasco Rossi a Roma,(Stadio Olimpico).
Sveglia per le 05:00 del mattino, si parte all'alba per il Blasco, perchè anche
se viviamo a Roma, dobbiamo imprimere questo giorno nella memoria ed essere lì
in prima fila !!!
In un’ora e mezza
circa siamo all’Olimpico. Ci rechiamo velocemente ai cancelli per l’entrata,
prato e curva nord. Un pò sorprese vediamo che ci sono già circa 10/15 persone,
ma riusciamo comunque a prendere posto vicino ai cancelli, perchè il nostro
obiettivo è la prima fila !
Ci sediamo in mezzo alla gente e alla spazzatura abbandonata dal giorno prima,
ma per Vasco, questo ed altro.
Verso le 11.00
l'entrata è già colma di gente, la sicurezza comincia a mettere le transenne
fuori dai cancelli, in modo da facilitarne il passaggio. Poco dopo ci alziamo,
per occupare i posti davanti, ma le persone talmente tanto coinvolte
dall'evento, non si rendono conto che i cancelli si apriranno soltanto alle
16:00 e quindi tutti in piedi per circa sei ore, sotto al sole cocente. Noi ben
armate con cappellini e occhiali resistiamo al solo pensiero di Vasco, fino
all’ora decisiva, quando finalmente aprono i cancelli. A quel punto il turbinio
di corse per fare a gara a prendere il posto migliore. Ma noi irriducibili dopo
la levataccia e i colpi di sole, non potevamo essere da meno e nonostante nella
corsa abbia perso la mia cara amica tra spintoni e acqua rovesciata addosso, sapevo
che il Vasco ci avrebbe riunito per cantare assieme a lui. Così eccoci
liberate e vincenti proprio sotto il palco!!!

Ci
meravigliamo per la grandezza
dell'allestimento, uno stuolo di persone a dirigere gli ultimi lavori tra palme
grigie e foglie verdi che rendono l'insieme ancora più suggestivo e bellissimo. Ma
tutto può risultarci solo meraviglioso dopo tanta fatica... dopo il sogno tanto
inseguito.
Ci sediamo, ora dobbiamo soltanto aspettare le 21:15 per vederlo apparire davanti
ai nostri occhi con tutto il suo carisma e la sua forza.
Nel frattempo facciamo
amicizia con altre ragazze, che ci raccontano tra una chiacchiera e l'altra, che
anche per loro è il primo concerto di Vasco; un evento sicuramente unico nel suo
genere, per le energie sprigionate e la grande forza che il nostro idolo
richiama. Mi accorgo che,
dopo tutti questi anni, dopo che lo vivi, lo ascolti ripetutamente, lo osservi
sulle copertine dei giornali, ti rendi conto che ti sei persa, in ogni caso, il
meglio di questo grande artista, originale e allo stesso momento un pò
malinconico.
Guardiamo le lancette dell’orologio, sono le 21:00 precise, mancano ormai
soltanto quindici minuti all’inizio, quei fatidici minuti che non passano mai...
Non stiamo più nella pelle, soprattutto io, che attendo questo momento da una
vita !!!
Ore 21:15 si abbassano le luci e lo stadio in tutta la sua maestosità si
illumina con i cellulari, i flash e gli accendini della gente, che con un urlo
liberatorio ripete: ”Olè, olè, olè, olè, Vasco, Vasc ” , Noi insieme a loro…
Uno, due, tre... ed eccolo che appare, finalmente, con il suo cappellino e gli
indimenticabili occhiali da sole.

Apre il concerto
cantando Basta Poco e successivamente Cosa c'è, Blasco Rossi e continua la sua
scaletta con Voglio andare al mare, senza fermarsi neanche un minuto per
riprendere fiato. Ascoltiamo La compagnia (una cover di Lucio Battisti), Buoni o
cattivi, Lunedì, Non sopporto (inedito), Anima fragile, Siamo soli, Un senso,
Interludio, Medley con : Domani sì adesso no, La strega, Reprise, Cosa vuoi da me, Delusa, Sono ancora in coma, Vivere una favola,
Stupendo, Come stai, Sally, C'è chi dice no, Gli spari sopra, Siamo solo noi e
Rewind dove la gente si scatena, balla, saltella e ancora... Ciao, Stupido
hotel, insieme alla presentazione della band con mille applausi.
Bollicine, che ha coinvolto tutto il pubblico lanciando cappelli e occhiali nella speranza
che lui li prendesse. Vivere, accompagnata dalla magia di ottantamila
accendini, Vita spericolata, Canzone, Quanti anni hai (solo pianoforte e voce) e
infine Alba chiara brano prediletto per eccellenza da Vasco, dove tutti con un
pizzico di tristezza lo salutavamo……!!!! Non poteva terminare il concerto con
una canzone più bella !!!

Ci manda un saluto caloroso, urlando:
“VOI SIETE FANTASTICIIIIIIIIIIIII”
“CIAO ROMA,CIAO CAPITALE” …
Esce, e
noi tutti, ancora in estasi per la sua ultima grande canzone (alba chiara)
,mentre la musica accompagnava la sua uscita, noi lo seguivamo con lo sguardo e
con il cuore.
Grazie Vasco, per l'esplosione di grandi emozioni, che ogni volta
ci dai:
per queste
anime fragili, sei tu il generale, che ci lascia sempre senza parole!!!
Per quanto mi riguarda, lo rifarei altre mille volte questo "sacrificio";
ne vale la pena!
Il prossimo anno, aspettaci, saremo sempre lì, sotto al palco, ad ascoltarti!
A cura di: V. & S.