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In data 7 maggio 2007, si è tenuto a
Roma, presso il Teatro Ambra Jovinelli, il Movimento dei CENTOAUTORI; incontro
fra registi, sceneggiatori, produttori e attori del panorama cinematografico
italiano. Presenti al convegno: il Ministro per i beni e le attività culturali
Francesco Rutelli, i presidenti delle commissioni cultura di Camera e Senato on.
Pietro Folena e sen. Vittoria Franco, l’on. Andrea Colasio primo firmatario
della legge, Francesco Rosi, Bernardo Bertolucci, Francesca Comencini, Carlo
Verdone e altri personaggi di spicco del mondo dello spettacolo. L’obiettivo di
questo incontro è stato quello di rivendicare alla politica di non affrontare
quasi mai il tema della cultura cinematografica.

Prende parola l’attore e
regista romano Carlo Verdone sulla riforma della cinematografia italiana,
dichiarando che oggi si predilige la quantità, piuttosto che la qualità ed è
ancora minimo l’interesse per i film di autore.
Si rivolge ai
politici, per una sensibilizzazione ed un totale recupero a partire dalle
scuole, che dovrebbero dare un insegnamento a livello artistico - culturale
maggiore agli alunni. Rivendica il fatto che spesso i film di autore vengono
trasmessi in tarda serata, quando la maggior parte della gente non ha la
possibilità di guardarli, prediligendo mandare in onda in prima serata le solite
notizie ripetitive (vedi il caso Cogne).
Ribadisce che il
cinema italiano è tutto, tranne che assistito. Aprire le sale cinematografiche
del centro storico della città, per dare la possibilità anche alle persone
anziane di vivere il cinema più da vicino, senza dover ricorrere alle Multisale
dei cinema di periferia, spesso meta dei giovani.

Ma come nasce il gruppo dei Centoautori?
Il 10 febbraio, in occasione del vuoto di potere che si è verificato alla
Direzione di RAI cinema con le dimissioni di Carlo Macchitella, un gruppo di
autori di cinema e televisione (così detto dei CENTOAUTORI) ha firmato una
lettera indirizzata ai vertici della RAI, in cui richiedeva la nomina di una
persona di indubbie qualità morali, che si fosse già occupata di cinema e che
avesse dimostrato nei fatti interesse e passione per il cinema italiano.

Chiedeva
inoltre una riconsiderazione del ruolo che RAI cinema svolge nella produzione e
distribuzione del nostro cinema. Il 27 febbraio, seguito alla proposta al
consiglio di amministrazione della RAI di Alberto Barbera, alla guida di RAI
cinema, i CENTOAUTORI hanno inviato un’altra lettera a sostegno di questa
candidatura, senza tuttavia ricevere risposta.
Nel frattempo i
CENTOAUTORI hanno cominciato a incontrarsi settimanalmente alla Libreria del
Cinema di Roma, ampliando la loro discussione su un blog (riservato a registi,
sceneggiatori e altri cineasti).

E’ da questo
confronto che è nato il documento “ Per una costituente del cinema e della T.V.”,
firmato da quasi mille lavoratori del cinema e della T.V., che è stato
pubblicamente discusso il giorno 7 maggio 2007, presso il Teatro Ambra Jovinelli
di Roma, con i rappresentanti del Governo e delle istituzioni, anche in vista
della discussione nelle aule parlamentari della nuova legge di sistema sul
cinema.
A cura di: Nimue