
La nostra è una cultura sotto il segno della gioventù, che tende a presentare la menopausa come la discesa in una mezza età senza freschezza. In una società per la quale la sessualità equivale alla capacità di avere figli, la menopausa è considerata sinonimo della fine della sessualità, dell'estinzione del piacere e addirittura di ogni attività sessuale. Siamo noi donne che trasformiamo questa età in una esperienza
positiva. Benchè questo fenomeno sia per molte un'esperienza neutra, implica mutamenti fisici e emotivi.
Poiché l'ignoranza genera l'ansia, non c'è da sorprendersi se per alcune donne l'aspetto peggiore della menopausa è il fatto di non sapere che cosa le aspetti e non avere risorse a cui aggrapparsi. Lo stereotipo della donna in menopausa è sempre stato sostanzialmente
negativo ed ha portato spesso a conseguenze come: un'esaurita irritabilità, difficoltà ad accettare i cambiamenti e una forma di depressione senza ragione.
Che cos'è la menopausa e la sua metamorfosi?
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La menopausa è il periodo che segna la fine della mestruazione.Fino a questo momento le ovaie liberano periodicamente estrogeni durante il ciclo mensile. Con l'avvicinarsi del cambiamento, le ovaie non liberano più l'ovulo e cessa la secrezione periodica di estrogeni, contemporaneamente si riduce bruscamente la produzione del progesterone, che ogni mese ha fatto crescere il rivestimento uterino in attesa dell'ovulo fecondato. L'asportazione delle ovaie (ovariectomia)o malattia ovarica può provocare una menopausa prematura. L'isterectomia, o
rimozione dell'utero, non provoca l'insorgere dei sintomi della menopausa. L'asportazione di un solo ovaio non provoca menopausa, perchè l'altro continua a produrre estrogeni a
sufficienza. Quando una donna giovane subisce l'asportazione delle ovaie (ma vi è presenza di utero) di solito le si somministrano estrogeni per non interrompere le
mestruazioni. I mutamenti fisiologici che avvengono intorno alla quarantina, preparano la donna alla fase successiva della vita, caratterizzata da una maggior creatività sociale. La menopausa è una seconda pubertà, un'iniziazione alla meta più potente della vita femminile. Le donne durante la perimenopausa si sentono più alienate dai corpi, la cosa importante è sapere che il corpo femminile non è più in sincronia con la sua stessa chimica. Chi riesce a vivere bene questa fase della vita, potrà avere maggiore interesse per il sesso, apprezzandolo e vivendolo senza più la preoccupazione di dover procreare. La donna generalmente entra nella postmenopausa intorno ai 48 anni circa.
Parte della metamorfosi fisiologica porta ad un calo di ormoni; estrogeno e progesterone, con un corrispondente aumento nella produzione di ormoni maschili. I livelli di testosterone per esempio aumentano di venti volte all'arrivo della menopausa. Si attraversa un periodo di concentrazione interiore e di cambiamenti di umore. I sintomi principali che accompagnano la menopausa sono:le classiche "vampate di calore" dalla vita in su, accompagnate a volte da macchie di rossore sulla pelle, calo di umidità e di elasticità della vagina (atrofia vaginale), secchezza. A questi fastidi esistono come rimedio creme e gel specifici. Altri sintomi che possono presentarsi sono: l'insonnia, la sudorazione abbondante, il calo di energie, mal di testa e osteoporosi. Molti disturbi non richiedono cure vere e proprie, ma diventano un ostacolo alla nostra attività normale, quando questa può portare anche alla depressione. Altre alterazioni emotive possono essere le lacrime (facilità al pianto) ed un senso d'insoddisfazione generale.
Invece la menopausa maschile, o andropausa, comporta una carenza di androgeni nel maschio di età avanzata. Dopo i 40 anni la produzione di testosterone subisce un calo graduale, ma progressivo, insieme alla secrezione di ormone della crescita e dell'ormone paratiroideo, oltre a quello melenocito-stimolante. Altri squilibri sono
ipotiroidismo e diabete non insulino. Sintomi di carenza di androgeni simili alle donne, ma per gli uomini con erezioni modeste o addirittura assenti, calo della potenza dell'iaculazione,
riduzione del volume dell'iaculato, perdita di capelli e peli e obesità. Aumento del rischio di patologie cardiovascolari,
osteoporosi con rischio di fratture. Mentre sono numerose le evidenze a favore dell'impiego di estrogeni nella donna, le conseguenze relative alla sindrome da carenza di androgeni nei maschi e all'utilità di eventuale trattamento ormonale sostitutivo, sono ancora scarse.
Rimane il fatto che è difficile invecchiare in una società che venera la giovinezza. Cerchiamo di riconfermare le nostre potenziali capacità di crescita personale e di contributo significativo, in ogni stadio continuo della vita, stimolante per investire la nostra saggezza nel rendere questo mondo un luogo migliore.
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A cura di Melusina