Quando la fede
si manifesta con le opere
Oggi prendo in
"prestito" un documento della Associazione Gianluca Felici onlus
per parlare della fede che non deve finire a chiacchiere, ma
sfociare in uno stile di vita che operativamente, concretamente,
dimostri che l'amore verso Dio ha una unica concretizzazione:
l'amore verso i fratelli.

L'Associazione
Gianluca Felici è particolarmente sensibile alla solidarietà
verso una missione che si trova nella parte settentrionale
dell'Albania, in una zona piuttosto isolata. Negli anni passati
questa solidarietà si è concretizzata con la costruzione di un
centro giovanile (edificio, campo di calcio, pozzo artesiano) a
beneficio dei giovani del posto perché possano utilizzarlo per
attività formative (laboratorio e corsi professionali), per attività
religiose, per attività ludiche e di socializzazione. Più volte, nel
corso degli anni, gruppi di volontari si sono recati in Albania per
animare i giochi e le attività dei bambini e dei ragazzi, portando
così la loro solidarietà. Anche l'attività di un centro per la
lavorazione della ceramica, di un laboratorio di piccola
falegnameria, di una sartoria, hanno avuto vita e impulso grazie al
sostegno sia materiale che organizzativo dell'Associazione Gianluca
Felici.

Alcuni mesi fa si è
presentata, inaspettatamente, una nuova occasione veramente unica e
preziosa: un amico dell'Associazione, falegname rifinito ed
apprezzato, avendo ormai tutti i capelli bianchi ha deciso di
ritirarsi in pensione. Ma, sensibile ai bisogni materiali di chi al
momento si trova in condizioni disagiate, ha deciso di mettere a
disposizione delle missioni sia l'attrezzatura della propria
falegnameria che se stesso per trasmettere ai ragazzi albanesi la
propria competenza e il proprio estro.
E' partita, quindi, una
grande mobilitazione: costruire in Albania, con l'aiuto delle
attrezzature e dell'esperienza del nostro amico falegname, un
laboratorio-scuola professionale di falegnameria a beneficio dei
giovani del posto.
Sembra semplice, ma non
lo é!
Si è dovuta aprire
subito una massiccia attività:
- verificare se nel territorio della missione vi
siano le condizioni per accogliere il laboratorio-scuola di
falegnameria;
- coinvolgere il parroco ed il vescovo del luogo per
l'acquisizione del terreno sul quale far sorgere un capannone nuovo;
- nel frattempo in Italia organizzare lo smontaggio
delle attrezzature della falegnameria e il trasporto verso
l'Albania;
- successivamente, in Albania, effettuare il
rimontaggio di tutte le attrezzature;
- far partire il laboratorio-scuola.
E' un progetto di portata enorme,
per una piccolissima Associazione onlus!
Ma dato che le opere sono
illuminate e sostenute dalla fede, questo progetto ha già preso il
via. L'attività di autofinanziamento è iniziata massicciamente
nell'autunno scorso, con il coinvolgimento anche del Gruppo
Missionario di una parrocchia di Roma.

Ecco un documento nel quale
l'Associazione Gianluca Felici spiega il progetto:

Associazione
“Gianluca Felici – ONLUS”
PROGETTO PER LA
REALIZZAZIONE
DI UN LABORATORIO-SCUOLA
PROFESSIONALE
DI FALEGNAMERIA
A VAU DEJES – ALBANIA
Cartina dell’Albania
Descrizione
socio-geografica
della zona
Quella di Sapa, in Albania, è una Diocesi di 200.000 anime estesa su
un territorio di circa 10.000 kmq. La zona, prevalentemente montuosa
(80%), comprende la regione della Zadrima e si estende nel nord est
dell’Albania ai confini con il Kosovo e con il Montenegro. In
alcuni punti non ci sono strade ma sentieri sassosi percorribili
con difficoltà solo a bordo di fuoristrada. Alcuni villaggi sono
raggiungibili solo con la bella stagione perché d’inverno, a causa
delle abbondanti piogge, si verificano frane e smottamenti che
rendono impercorribili i sentieri e improponibili
all’attraversamento i numerosi torrenti che si formano
spontaneamente.
E’ la zona più povera dell’Albania. Le poche risorse naturali che
esistono non sono sfruttate al meglio oppure sono utilizzate in modo
improprio per una mancanza di formazione professionale, di
investimenti economici e per una scarsa abitudine all’impegno e alla
responsabilità personali.
La chiusura delle miniere, completamente improduttive sotto il
profilo economico ma che comunque garantivano una occupazione
stabile e “assistenziale” per la popolazione, ha fatto si che
il livello di disoccupazione sia tra i più alti di tutta l’Albania,
con una situazione sociale aggravata anche da una massiccia
migrazione interna dalle aree montuose verso le città della pianura.
Scelta del luogo
Vau-Dejes,
data la sua posizione geografica ai piedi delle montagne, è il primo
centro abitato di una qualche importanza che viene interessato dalla
massiccia migrazione interna di cui sopra.
Anche qui si possono riscontrare tutta una serie di gravi difficoltà
economiche: mancanza di investimenti, dispersione dei pochi fondi
pubblici accordati dal governo, crisi dei settori economici (miniere
di rame, allevamento ittico e sviluppo turistico verso la costa del
locale lago artificiale), con conseguente diffusa disoccupazione,
abbassamento del livello socio-economico in certi casi sotto i
minimi vitali e grave indebitamento delle famiglie anche per i
consumi legati alla più elementare sussistenza. Questi problemi,
infine, sono aggravati da uno stato di profonda passività e da una
carenza di spirito imprenditoriale e di senso di responsabilità che
rappresentano alcuni tra i più gravi “lasciti” del passato regime.
Da qui nasce la necessità di intraprendere dei passi concreti per
offrire alla popolazione nuove opportunità di sviluppo, con realtà
economiche e produttive che non si limitino ad offrire occasioni di
lavoro e di reddito ma anche e soprattutto una formazione
professionale qualificata in grado di coinvolgere i giovani e
trasmissibile in futuro a sempre nuove generazioni non più costrette
a cercare fortuna nella emigrazione, il più delle volte clandestina,
nei paesi dell’occidente.
La possibilità di realizzare un laboratorio per la lavorazione del
legno con relativa scuola di avviamento professionale si lega
all’incontro tra la nostra Associazione e il sig. Alvaro Ricci,
professionista ultra decennale nel settore dell’arredamento d’arte,
disposto a trasferire in Albania tutta la sua strumentazione
professionale, a donare detta strumentazione alla Diocesi e ad
impegnarsi in prima persona in qualità di insegnante.
Il
progetto si rivela di grandi proporzioni e presenta notevoli
difficoltà: individuazione del sito adatto,
autorizzazioni amministrative, trasporti, reperibilità di energia
elettrica e di materie prime, costruzione dell’officina, invio dei
macchinari in Albania con relativo sdoganamento, montaggio ed
installazione, mantenimento della scuola che deve essere al tempo
stesso produttiva (per coprire i costi di gestione) e formativa per
i tanti giovani alla ricerca di una occupazione.
Obbiettivi
Generali:
1.
Costruzione di una officina e la sistemazione degli ambienti
di lavoro in conformità con le vigenti norme
albanesi.
2. Selezione
delle risorse umane e materiali secondo precisi criteri.
3. Smontaggio,
trasporto e rimontaggio dei macchinari e degli impianti da Roma a
Vau Dejes
Specifici:
1. Formazione
professionale dei giovani e creazione di un futuro nel proprio
paese.
2. Maggior
livello qualitativo nell’attività di lavorazione del legno, con
scelte e sistemi produttivi compatibili con la difesa ambientale.
3. Miglioramento
delle condizioni socio-economiche delle famiglie coinvolte nel
progetto e di riflesso di tutta l’area circostante.
 |
Sviluppo
locale
del progetto
·
La Caritas Diocesana di Sapa amministra e gestisce il
progetto.
·
La parrocchia di Vau Dejes mette a disposizione il terreno
su cui sarà costruito il laboratorio di falegnameria.
·
Il comune di Vau Dejes rinuncia ai contributi e ai prelievi
fiscali per la concessione edilizia.
·
Gli artigiani del legno già attivi nei dintorni offrono la
loro collaborazione alla riuscita del progetto e si
impegnano ad assumere nelle rispettive imprese gli operai
qualificati formati professionalmente nella scuola.
·
I
giovani del posto garantiscono il proprio contributo, in
modo particolare per la sistemazione del luogo prescelto e
per tutte le conseguenti attività.
|
Metodologia
In attesa che vengano ultimati il capannone e il trasporto dei
macchinari, i giovani frequenteranno un corso preparatorio per il
disegno tecnico e i principi teorici della lavorazione.
Allo stesso tempo sarà creato il “gruppo dirigente” del
laboratorio, il quale:
·
elaborerà
un piano per il coordinamento e il funzionamento normale del lavoro;
·
avrà cura
del mantenimento dell’ambiente e delle macchine;
·
controllerà che tutti i parametri professionali e normativi siano
rispettati;
·
garantirà
una qualità alta dei suoi servizi e la rispondenza del prodotto alle
domande del mercato;
·
elaborerà
una strategia di sviluppo della formazione professionale per le
nuove generazioni interessate;
·
moniterà
tutte le fasi di sviluppo del progetto.
Tempi
Il progetto prenderà il via appena sarà ultimata la costruzione del
capannone che dovrà accogliere i macchinari e i giovani apprendisti.
Sono previste alcune fasi intermedie sino alla piena capacità
produttiva del laboratorio. Poi il progetto proseguirà in maniera
autonoma, contando sulle proprie risorse.
Promotori - Referenti
- Associazione
Gianluca Felici - Onlus
- Caritas Diocesana
di Sapa - Albania
L'Associazione
Gianluca Felici - Onlus
- Solidarietà sociale
-
Assistenza
socio-sanitaria
-
Beneficenza e aiuti umanitari
-
Iniziative socio educative culturali
in Albania – Brasile – Camerun
La
nostra storia
Era il 1993 quando Gianluca e i suoi
compagni frequentavano il V liceo scientifico presso le suore
Dorotee, che da poco avevano aperto la piccola missione di
"Shalom”, a Vau Dejes. Per tutto l’anno i ragazzi si prodigarono per
cercare di sostenerla con una serie di iniziative…Ma poi ebbero
l’idea di partire tutti insieme per l’Albania, per andare a vedere
di persona cosa vogliono dire le parole fame, dolore, miseria,
disperazione…
“Non potevamo immaginare che quel
viaggio ci avrebbe cambiati dentro".
"Io ed i miei amici ci siamo vergognati di noi
stessi: facciamo storie e ci lamentiamo se non abbiamo il motorino o
la macchina. Là non hanno medicine, acqua, scuole, è prezioso anche
il sale da cucina. Mamma, papà dobbiamo fare qualcosa, voglio
tornare".
Questo era il
sogno di Gianluca… Ma in un terribile incidente, a qualche centinaio
di metri dalla sua casa, per colpa di qualcuno che aveva troppa
fretta, Gianluca è ritornato alla casa del Padre.
E perché le nostre lacrime non
rimanessero sterili e il nostro immenso dolore non diventasse
disperazione, perché la sua morte avesse un senso alla luce della
Fede, noi, i suoi amici, i suoi insegnanti, i suoi genitori, abbiamo
deciso di dare vita a questa Associazione che porta il suo nome e
continua ad operare sulla strada che Gianluca ci aveva indicato.
Nel settembre del 1996 nasce a Roma
la nostra Associazione che, nel dicembre dello stesso anno,
comincia a pubblicare un giornale quadrimestrale.
Nel 2003, l’Associazione ottiene
l’iscrizione alla Regione Lazio, e il riconoscimento Onlus
(Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale).
Per tutti noi, il sogno
di Gianluca è diventato un progetto di vita e un’eredità di gioia,
che ci guiderà ad essere presenti ovunque ci sia un bambino che
soffre, per cercare di trasformare il suo dolore in sorriso di
speranza….
Progetti realizzati in Albania,
Brasile e Camerun
Ø
Realizzazione di case per famiglie senza tetto (Albania, Brasile)
Ø
Potenziamento della linea elettrica nella zona Fangu-Capitani
(Albania)
Ø
Borse di
studio per studentesse albanesi
Ø
Aiuti
economici, umanitari e assistenza socio-sanitaria
Ø
Finanziamento di corsi di taglio e cucito e di ceramica per lo
sviluppo e l’avviamento al lavoro (Albania, Camerun)
Ø
Costruzione del “Centro Educativo Gianluca Felici” con finalità
polivalente
Ø
Costruzione di due pozzi per l’acqua potabile (Albania, Camerun )
Ø
Costruzione dell’argine di contenimento del torrente di Vau Dejes
(Albania)
Ø
Finanziamento delle attività educative svolte quotidianamente nel
centro
Ø
Ristrutturazione del dispensario di Matombe (Camerun) e fornitura di
medicinali per malaria e aids
SEDE
Sede c/o Istituto Suore Dorotee - Via Matera 18 – 00182 Roma
- Tel/Fax 0671586316
E-mail:
associazione.gfelici@tiscalinet.it
- Web site: www.associazionegfelici.it
Caritas Diocesana di Sapa -
Albania
Presidente Caritas Diocesana: Mons. Dode Gjergji - Vescovo di Sapa
Direttore Caritas Diocesana: Don Simone Kulli - Parroco di Vau Dejes
Indirizzo: Caritas Shqiptar - Vau Dejes - Albania - tel/fax:
00355-2240092
E.mail:
dodgiergji@hotmail.com -
simonkulli@hotmail.com
Budget per la realizzazione del progetto
N° |
Processo di
lavoro |
Q.ta |
Costo Unitario
in Leke |
Totale
in Leke |
Controvalore in
Euro |
1 |
Costruzione del capannone |
1 |
12.228.369 |
12.228.369 |
99.904,98 |
2 |
Trasporto dei macchinari |
4 |
420.000 |
1.680.000
|
13.725,49 |
3 |
Montaggio e smontaggio dei macchinari |
1 |
1.900.000 |
1.900.000
|
15.522,88 |
4 |
Capitale per inizio Lavori |
1 |
3.000.000 |
3.000.000 |
24.509,80 |
5 |
Acquisto Camion |
1 |
2.120.000 |
2.120.000 |
17320,26 |
6 |
Acquisto Furgoncino |
1 |
1.500.000 |
1.500.000
|
12.254,90 |
|
Totale |
|
|
22.428.369
|
183.238,31 |
|
Imprevisti 8% |
|
|
1.794.270
|
14.659,06 |
|
Totale progetto
|
|
|
24.222.639 |
197.897,37 |
VAU-DEJES Zona Fangu – ALBANIA
Immagini del cantiere con i lavori già avviati
per la costruzione del capannone che ospiterà i macchinari e la
scuola di falegnameria.
 |
 |
 |
La superficie del capannone
sarà di circa 1.000 mq.
|